Animali

Cuccioli di animali selvatici in difficoltà, ecco cosa fare per aiutarli

Diverse le indicazioni di Federcaccia Fvg su come comportarsi se ci si imbatte in un animale ferito o solo. Disponibile anche un sito della Lipu per avere informazioni su cosa fare nell'immediato

cucciolo di volpe in braccio ad una guardia forestale

In questo periodo è facile imbattersi in cuccioli di ogni specie di animale selvatico nei boschi o in campagna in Friuli Venezia Giulia. Ma bisogna frenare l'istinto di accarezzarli perché quel gesto apparrentemente sempolice potrebbe trasformarsi in una condanna a morte pe ril povero animale.  

Cosa fare

La prima raccomandazione nel caso ci si trovi di fronte ad un animale selvatico, anche se sembra bisognoso di aiuto, è proprio quella di non toccarlo assolutamente. Salvatore Salerno, coordinatore regionale delle guardie di Federcaccia Fvg, ci spiega perché: “Può capitare agli escursionisti di imbattersi nei cuccioli di ungulati selvatici, soprattutto di capriolo. Un incontro sempre piacevole, ma è necessario fare molta attenzione per non condannare a morte i piccoli. Queste specie nei primissimi giorni di vita vengono lasciati soli, adagiati e nascosti nella vegetazione, in attesa che le madri li raggiungano, a cadenze regolari, per l’allattamento. Un comportamento che ci può sembrare incomprensibile, ma che è in realtà un adattamento, premiato dalla natura, alla presenza di predatori. Se le femmine dopo il parto rimanessero costantemente vicino ai piccoli, finirebbero con l’attirare appunto i predatori, mettendo in serio pericolo i nuovi nati”. Nel mese di maggio, infatti, si concentrano i parti di camosci, cervi, caprioli e “anche una sola carezza trasferirebbe su di loro odori che le madri potrebbero percepire come una minaccia, ponendo il piccolo a rischio abbandono”.

Stessa raccomandazione per chi dovesse rinvenire pulli di rapaci o di altri uccelli: “Accertato che non siano feriti o che non si trovino in evidente stato di difficoltà, il gesto più rispettoso che possiamo avere nei loro confronti è il lasciarli dove si trovano”. Se poi si è in compagnia di un cane è fondamentale tenerlo al guinzaglio.

Davanti a cuccioli feriti o visibilmente deperiti, conclude Salerno, “nel dubbio vanno contattate le persone competenti: recupero fauna, 800961969, Corpo Forestale Regionale Fvg o Vigilanza venatoria Fidc Fvg al numero 3313504109, che faranno le verifiche necessarie e adotteranno eventuali provvedimenti, fino al ricovero in strutture per la cura e riabilitazione”.

Il sito della Lipu

In aiuto in queste situazioni arriva anche animaliferiti.lipu.it, realizzato con il contributo della Nando and Elsa Peretti Foundation a disposizione delle persone che trovano un animale selvatico in difficoltà e desiderano prestare soccorso. Pensata secondo un processo algoritmico, darà risposte alle domande più frequenti che i cittadini si pongono: il tipo di animale, le cause della difficoltà in cui versa, il dubbio se raccoglierlo o meno, il pronto soccorso e l’alimentazione di emergenza, le cose assolutamente da non fare e, soprattutto, il centro specializzato più vicino al quale consegnarlo. Il sito elenca, divisi per regione, tutti i centri recupero fauna selvatica operanti in Italia, specificando il tipo di attività svolta, gli orari e i contatti, in modo da far sì che gli animali siano consegnati ai centri il prima possibile senza danni o ripercussioni.


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