Attualità

Caso Regeni, Tajani: "L'Italia continuerà a cercare la verità"

Le parole del Ministro degli Esteri a margine della Conferenza sui Balcani di Trieste: "Sul caso Regeni nessun tentennamento"

Il ministro Antonio Tajani

Ricorre oggi, mercoledì 25 gennaio, il settimo anniversario della scomparsa di Giulio Regeni. Il suo corpo è stato poi ritrovato, con evidenti segni di tortura, il 3 febbraio 2016 ai bordi dell’autostrada “Il Cairo – Alessandria”. Da quel giorno la famiglia Regeni cerca e pretende verità e giustizia. Per il governo italiano la verità su Giulio Regeni rimane una priorità. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della Conferenza sui Balcani di Trieste, menzionando la sua recente visita in Egitto nel corso della quale ha chiesto al presidente egiziano e al ministro degli Esteri di collaborare per trovare una soluzione che permetta di punire i colpevoli al termine di un processo. Tajani ha quindi spiegato di aver accolto positivamente la risposta del presidente al-Sisi, il quale ha sollevato per primo il problema Regeni e ha dichiarato di essere disposto a fare il possibile per togliere tutti gli ostacoli che creavano problemi nelle relazioni tra Italia ed Egitto. "Ora vedremo se alle parole seguiranno i fatti", ha sottolineato. Per il ministro non ci sono dubbi, "l'Italia continuerà a cercare la verità senza alcun tentennamento", a patto che "non ci siano strumentalizzazioni politiche da parte di altri". "Continueremo a insistere per far luce su tutto ciò che è accaduto e che ha portato all'omicidio di un ragazzo italiano che studiava in Egitto", ha concluso. Sul caso Regeni, Tajani risponderà in Parlamento al question time.


Si parla di