Cronaca

"Visionario revolution": come e perché cambierà per sopravvivere

Bilancio in passivo e spettatori in calo del 20% per il Centro Espressioni Cinematografiche e per l'Asia s.r.l che gestisce il bar e i concerti estivi nel giardino esterno. In attivo solamente la compartecipata Tucker Film. Ma nel 2018 sono previsti grandi cambiamenti: in arrivo un ristorante, sale nuove e un'arena per concerti. L'obiettivo è quello di offrire un'esperienza più raffinata e meno militante

Come scritto nel suo nome, il Visionario prova a guardare oltre le difficoltà del settore e della burocrazia per cercare di non far sparire il cinema (in particolar modo d'autore) dalla vita del centro cittadino. Il settore sta vivendo una nuova crisi di pubblico con dati nazionali che registrano un -20-25 % di spettatori in sala (il dato è stato riferito nel recente convegno tenutosi a Mantova fra esercenti e distributori). Ora, nonostante il record assoluto di presenze registrato nel 2016 dalle sale gestite dal Centro Espressione Cinematografiche, visti i bilanci, sembra sempre più necessario intervenire sull'edificio di via Asquini restaurato e inaugurato 13 anni fa. Dopo il frazionamento in multisala dei primi anni del secondo millennio, è giunto il momento di cambiare strategia. Nel 2018 il Visionario proseguirà la sua "Revolution" iniziata qualche settimana fa con l'apertura del bistrot al piano terra, caffetteria gestita sempre dall'Asia srl - società controllata al 100% dal Cec - che già gestiva il bar al piano superiore. (continua)

1 - Bilancio Cec e Asia s.r.l in passivo
2 - La visione del Visionario
3 - I lavori previsti nel 2018
4 - Tucker Film in attivo: nel 2018 produrrà il suo primo film

Bilancio Cec e Asia s.r.l in passivo

Il bilancio del Cec e in parte delle sue controllate è in calo; non solo per la perdita di pubblico, ma anche per quanto riguarda - ad esempio - l'andamento della stagione estiva appena passata che ha visto le serate e i concerti organizzati al Garden del Visionario non pareggiare le spese sostenute. “L'afflusso del pubblico al giardino del Visionario è stato buono – ci ha spiegato il direttore del Centro Espressione Cinematografiche, Thomas Bertacche -. Bisogna però tenere conto che i concerti hanno dei costi che non sono ammortizzabili senza l'introito di qualche biglietto o di qualche contributo pubblico. L'assenza del cinema all'aperto ai Giardini del Torso ha portato circa 15-20 mila spettatori in meno l'anno e anche la sperimentazione del "cinema in cuffia" che abbiamo portato avanti per due anni non ha dato i risultati sperati, anzi ha dimostrato come il cinema sia un momento di socializzazione, non di esclusione. La nostra idea per risolvere questi tutti questi problemi e per riuscire a coprire le spese è quella di alzare l'asticella con dei concerti di richiamo a pagamento da fare nella sala che sarà realizzata". (continua oppure torna alla prima pagina)

2 - La visione del Visionario
3 - I lavori previsti nel 2018
4 - Tucker Film in attivo: nel 2018 produrrà il suo primo film

La visione del Visionario

Il cinematografo deve necessariamente cambiare. Dovrà essere sempre più accogliente e di qualità, soprattutto dopo l'avvento di Netflix, Amazon e del cinema in streaming. “L'idea del pubblico militante, disposto ad andare ovunque pur di vedere i film, sta scomparendo – ha proseguito Bertacche -. Nella sua storia il Cinema è sempre stata una delle più economiche forme di spettacolo e di intrattenimento, quella a cui si rinuncia di meno in caso di ristrettezze. Ma adesso l'offerta è davvero enorme e con un click si consuma molto più cinema rispetto all'era della televisione. Vien da sé che se uno spettatore decide di vedere un film in una sala cinematografica, deve per forza di cose essere coccolato in un ambiente bello e accogliente. Andare al cinema non è più quell'esperienza che si fa ogni settimana, ma solo una o due volte al mese. Non basta più solo l'immagine sullo schermo, ci vuole un impianto tecnologico importante, una visibilità ottimale e una comodità delle sedute. A ciò si deve aggiungere la possibilità di degustare del buon vino e assaggiare dei succulenti piatti. Il Visionario - precisa il direttore - deve poter offrire una scelta di divertimento che occupi l'intera serata, non più le sole due ore della “pellicola". (continua oppure torna alla prima pagina)

3 - I lavori previsti nel 2018
4 - Tucker Film in attivo: nel 2018 produrrà il suo primo film

I lavori previsti nel 2018

I lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno il Visionario nel 2018 -  tutto dipende dai tempi legati agli appalti pubblici -  saranno supervisionati dal Cav, l'associazione Centro Arti Visive partecipata da Cec, Cineteca e Comune di Udine che affitta gli spazi del Visionario. Diversi gli interventi da affrontare. Nel vecchio bar sarà realizzata una vera cucina che permetterà il cambio di destinazione d'uso e la conseguente apertura di un ristorante. Verrà inoltre definitivamente affrontato il problema dell'impianto di riscaldamento e condizionamento, vetusto dispendioso e con pezzi di ricambio impossibili da recuperare. Gli infissi originali del palazzo del 1937, a forte dispersione termica, saranno sostituiti per migliorare la tenuta ma mantenendo la loro forma. Sarà modificata la sala Astra, quella più grande da 300 sedute. Saranno eliminati un centinaio posti e realizzata una gradinata. Al posto della sala macchine - che ospita attualmente le 16 caldaie - saranno realizzate due salette polifunzionali, una da 80 e una da 100 poltrone, che permetteranno varie attività (presentazione di libri, incontri, ecc.). Alcuni lavori, inoltre, riguarderanno la zona esterna che sarà migliorata in un'arena per le attività estive. Infine, sarà spostato il parcheggio. Non sarà più orizzontale ma verticale, e grosso modo manterrà gli stessi stalli attuali. (continua oppure torna alla prima pagina)

4 - Tucker Film in attivo: nel 2018 produrrà il suo primo film

Tucker Film in attivo: nel 2018 produrrà il suo primo film

La Tucker Film, la casa di produzione e distribuzione nata nel 2008 da Cinemazero di Pordenone e Cec, paradossalmente - nonostante la crisi di pubblico - si è difesa alla grande incassando ai box office più di un milione di euro nell'ultimo anno (di questi alla Tucker rimangono solo il 27-28%) posizionandosi davanti a società che hanno distribuito anche 5 o 10 film. In dieci anni tutti i suoi bilanci sono sempre stati in attivo e i guadagni, mai suddivisi fra i soci, sono sempre stati utilizzati con lo scopo di far crescere il progetto, tanto che nel 2018 - per la prima volta - sarà prodotto e distribuito il loro primo lungometraggio. (torna alla prima pagina)


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