Cronaca

Posti alla Facoltà di Medicina, «Udine penalizzata rispetto a Trieste»

Per il prossimo anno accademico ci saranno 33 posti in più all'ateneo giuliano rispetto a quello friulano. La lamentela del presidente della Provincina Pietro Fontanini, che parla di «uno squilibrio incomprensibile»

Anche quest’anno Trieste supera Udine nelle immatricolazioni ai corsi di laurea in medicina e chirurgia. Domani – martedì 6 settembre - partono i test d’ingresso ed è di 33 unità lo scarto nelle possibilità di intraprendere il percorso accademico per gli aspiranti camici bianchi tra l’Università di Udine e il capoluogo giuliano. 91 i posti disponibili a Udine, 124 le opportunità a Trieste. «Non c’è stato l’auspicato riequilibrio nelle possibilità d’accesso alle facoltà di medicina tra Trieste e Udine che, malgrado strutture di cura d’eccellenza, continua a essere penalizzata» afferma il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini.

Palazzo Belgrado già l’estate scorsa aveva evidenziato la diversità di trattamento consolidata tra le due realtà accademiche e, al riguardo, Fontanini aveva interessato il rettore dell’ateneo udinese chiedendo un suo intervento. «Sembrava potessero aprirsi opportunità quest’anno – commenta ancora Fontanini – in quanto il Miur, a fine giugno, aveva fatto una prima assegnazione provvisoria con 85 posti per Udine e 116 per Trieste con una differenza tra le due università di 31 posti. Con il più recente decreto di assegnazione definitiva - datato 25 luglio - che ha portato a 9.224 le matricole al posto delle 8.817 provvisorie a livello nazionale, sono aumentate sì le immatricolazioni a livello regionale rispetto alla prima ripartizione (+ 6 a Udine e + 8 a Trieste), ma il divario tra i due territori è incrementato di ulteriori 2 unità. Si tratta di uno squilibrio incomprensibile alla luce del maggior bacino di utenti e del numero di strutture sanitarie presenti sull’intero territorio provinciale di Udine rispetto all’area triestina».

Un anno fa Fontanini aveva inviato una lettera aperta al rettore Alberto Felice De Toni sollecitando un suo impegno a potenziare le possibilità di accesso alla laurea in medicina per l’ateneo di Udine al fine di giungere a un’assegnazione delle immatricolazioni più equilibrata tra le Università. Una richiesta formulata in quanto garante del “Patto Università-territorio friulano” del 2008 che ha sancito una forte alleanza tra le istituzioni friulane a sostegno del loro ateneo, ateneo la cui storia è nata proprio con la facoltà di medicina cui molti studenti ambiscono in quanto rappresenta un’eccellenza dell’Università friulana così come lo è la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti in tutti i nostri presidi ospedalieri e sanitari. Nella sua risposta, il rettore aveva rassicurato circa l’impegno a tutelare e rafforzare il corso di laurea magistrale di medicina e chirurgia e annunciato di porre in agenda il tema delle assegnazioni delle immatricolazioni. «Seppur nell’assegnazione definitiva si registri un lieve aumento questo non è tale da giungere all’auspicato equilibrio delle assegnazioni – conclude Fontanini -. Continua così un trend sfavorevole per il corso di laurea in medicina di Udine che sussiste fin dall’attivazione del corso stesso - attivo dal 1986 - e che si è declinata negli ultimi anni, come ricordato dal rettore stesso, con una proporzione costante che vede il 57% dei posti assegnati a Trieste e il 43% a Udine, situazione confermata anche per il prossimo anno accademico».


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