Cronaca

Da lunedì Udine e il Friuli Venezia Giulia in zona arancione

Passano nella fascia meno rigida anche Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana e Calabria

Udine e tutto il Friuli Venezia Giulia passano in zona arancione da lunedì 12 aprile, come quasi tutta Italia. Soltanto quattro regioni saranno rosse ( Campania, Valle d’Aosta, Puglia e Sardegna). Nel primo pomeriggio il ministero ha confermato il passaggio alla zona arancione anche della nostra regione. 

Le regioni in zona arancione

Passano in zona arancione, oltre al Friuli Venezia Giulia, anche Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana e Calabria. E si vanno ad aggiungere ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto e alle province autonome di Bolzano e Trento. Nelle regioni che passano in arancione aprono i negozi, parrucchieri, centri estetici. Sono liberi gli spostamenti all’interno del proprio Comune.

Possibile spostarsi nel Comune senza l’obbligo di certificazione

In zona arancione ci si può muovere liberamente e senza obbligo di autocertificazione all’interno del proprio comune. Resta la possibilità di recarsi in una seconda casa, anche se si trova in una regione in zona rossa o arancione. La seconda casa qui segue le stesse regole (proprietà o affitto) della zona rossa e così per l’accoglienza limitata al nucleo familiare. In arancio si prolunga la possibilità di fare visita, una volta al giorno, ad amici e parenti nel comune: ci si può muovere in due persone (con figli under 14 al seguito).

Bar e locali

Per bar, ristoranti e tutti gli esercizi di ristorazione resta la possibilità di lavorare, in zona arancione, solo con l’asporto (i bar fino alle ore 18 mentre i ristoranti possono restare aperti fino alle 22). Autorizzate anche le consegne a domicilio. Sarà così, almeno, per tutto il mese aprile, se non ci saranno allentamenti delle restrizioni che, comunque, nello stesso Decreto Aprile sono previsti. Lo stesso governo immagina una revisione delle regole per l’intera ristorazione nel corso di maggio.

Via libera allo shopping riaprono barbieri e centri estetici

Tutti i negozi sono aperti, anche quelli di abbigliamento e in generale di categorie merceologiche considerate "non essenziali". Nei giorni festivi e prestivi non possono lavorare i punti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione di farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, di lavanderie e tintorie, dei punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, ancora tabacchi, edicole e librerie. Parrucchieri, barbieri e centri estetici tornano al lavoro (il precedente Dpcm ne aveva imposto la chiusura).

Consentiti gli sport individuali ancora ferme palestre e piscine

Le passeggiate, i giri in bicicletta e la corsa possono spaziare su tutto il territorio comunale e possono essere realizzati anche in aree attrezzate e parchi pubblici. Sono consentiti gli sport individuali senza contatto e all’aperto come il tennis, il golf, il padel. Anche con il colore arancione restano chiuse le palestre e le piscine. È consentito raggiungere centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di queste strutture, in un altro comune della stessa regione.
 


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