Cronaca

Nuova mostra di sculture alla Braida Copetti: al via sabato con le opere di Seung Hwan

"Organismi en plein air” è la nuova mostra dell’artista coreano Kim Seung Hwan visitabile alla Braida Copetti dal 22 agosto al 20 settembre prossimi. Una ventina di sculture di diversi materiali (bronzo, pietra, acciaio), di cui due di dimensioni monumentali assolutamente inedite, si troveranno a dialogare con le venticinque sculture di artisti internazionali che dal 2018 costituiscono il nucleo principale del Parco Sculture di Premariacco, in suggestivo paesaggio tra colline e vitigni, affiancato da una antica casa colonica. 

Dopo il successo di pubblico della prima esposizione en plein air dell’estate 2020, i Copetti riaprono il Parco con una nuova mostra. «Siamo particolarmente orgogliosi di portare in Italia Kim Seung Hwan – afferma Giorgio Copetti, fondatore e proprietario della Galleria Copetti Antiquari. Dopo la prima mostra inaugurata a giugno, che è stata un importante segnale di ripartenza dopo il lockdown, questo nuovo appuntamento dà un ulteriore respiro internazionale al nostro Parco Sculture.» 
  
Le opere in mostra sono intitolate tutte Organism, tranne i due inediti, lunghi otto metri e larghi quattro: curiosamente e a dispetto della mole si chiamano “nuvole”, Clouds-Organism. «Espongo con fiducia le mie opere alla Braida Copetti e sono felice per l’invito – dice l’artista Kim Seung Hwan. Considero il Parco un luogo splendido e curato, dove natura e arte armonizzano tra loro.» Il Parco immerso nel verde è teatro particolarmente felice per l’opera di Hwang, che nel descriversi dice: «Ho provato a comprendere la natura e l'essere umano attraverso un metodo di realizzazione che estrae e fonde le particolarità delle forme di piante, insetti, crostacei, stalattiti, lava e alberi secolari di tutto il mondo. La mia intenzione era quella di dare all’osservatore una sensazione interessante passando sotto l’opera. La finitura a specchio sulla superficie riflette il paesaggio circostante e i movimenti dei passanti creando una relazione tra l’osservatore, il paesaggio e l’opera.»

Oltre alle sculture di piccole, medie e grandi dimensioni di Kim Seung Hwan Kim, nei due ettari di percorsi nel verde si vedranno le venticinque grandi sculture di artisti internazionali che dal 2018 costituiscono la collezione permanente: da Mario Negri a Pinuccio Sciola, da Antonietta Raphaël ad Alik Cavaliere, dai maestri friulani del ‘900 (Mirko Basaldella, Marcello Mascherini, Luciano Ceschia) e contemporanei (Nane Zavagno, Angelo Brugnera, Gianpietro Carlesso), ai grandi nomi italiani e internazionali come Giacomo Manzù e Dušan Džamonja. 


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