Cronaca

Anche Udine contro la guerra tra Russia e Ucraina: la manifestazione

Incontro fissato per sabato 26 febbraio davanti la Prefettura

Anche Udine si mobilita contro la guerra: sabato 26 febbraio ci sarà una manifestazione alle 11 davanti al Palazzo della Prefettura, in via Piave 16 a Udine.

"Nelle ultime ore stiamo assistendo a una drammatica escalation della crisi che coinvolge l'Ucraina, lo spazio europeo e l'intera comunità internazionale. La gravissima decisione della Russia di riconoscere l'indipendenza delle Repubbliche secessioniste del Donbass è un atto d'imperio che apre la strada a pericolose avventure militari. È una scelta sconsiderata che non cancella però il peso delle politiche condotte negli ultimi decenni dall'Occidente nell'area dell'Europa orientale", si legge in un comunicato delle associazioni organizzatrici. 
"A partire dal 1999 l'Alleanza Atlantica ha inglobato moltissimi paesi dell'ex Patto di Varsavia, in una inarrestabile progressione a Est, fino ad arrivare ai confini con la Federazione Russa, violando gli accordi che nel 1991 Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania avevano stipulato con l'ex Unione Sovietica, impegnandosi a non estendere la NATO in quell'area dell'Europa.
Più sagge e lungimiranti scelte avrebbero consigliato di preservare quello spazio continentale dal dispiegamento di armamenti, allo scopo di salvaguardare la distensione fra i Paesi europei, la convivenza e la pace, evitando il confronto diretto tra  blocchi militari contrapposti. Ora ci troviamo di fronte a una tragica realtà che ha il suo epicentro in un'Ucraina attraversata da opposti nazionalismi, mentre sembra riproporsi un'antistorica riedizione della Guerra fredda, con gli Stati Uniti e la Russia che ingaggiano una pericolosissima sfida, a cui l'Unione Europea appare del tutto subalterna in assenza di una propria politica internazionale.
Come cittadine e cittadini europei che scelgono la pace non vogliamo essere sovrastati da schieramenti contrapposti. Si ponga fine al riarmo esasperato degli eserciti. L'Unione Europea e l'Italia dichiarino la propria indisponibilità a tutte le iniziativa militari e si facciano parte attiva per raggiungere un accordo nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte
", termina la nota.


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