Cronaca

Sindacati uniti in piazza a Udine: il lavoro in primo piano

Tra le richieste dei lavoratori ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013, rilancio dell'occupazione e correzione della riforma Fornero sulle pensioni, tutela degli esodati, contrasto della povertà. Non solo adesioni, ma anche qualche contestazione

Piazza XX Settembre

Piazza XX Settembre invasa da  3.500 manifestanti (secono gli organizzatori), scesi in piazza per la mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil del Friuli Venezia Giulia, a distanza di dodici giorni dalla manifestazione nazionale del prossimo 22 giugno.

Il lavoro in primo piano, per una manifestazione unitaria che mancava da diversi anni. Ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013, rilancio dell'occupazione e correzione della riforma Fornero sulle pensioni, tutela degli esodati, contrasto della povertà: queste alcune delle richieste formulate nel corso della manifestazione.

Sono intervenuti Marco Savi Italcementi di Trieste, a nome di tutti i disoccupati, i cassintegrati e precari, il sindaco di Udine Furio Honsell, che ha ringraziato il sindacato per aver scelto il capoluogo friulano per questa manifestazione unitaria e Fernanda Marchiol, rappresentante degli studenti dell'università di Udine.

Infine i rappresentanti delle tre grandi sigle sindacali. Giovanni Fania della Cisl: "Solo l'edilizia ha perso 5.000 posti di lavoro, le storiche aziende metalmeccaniche sono in grande difficoltà. Per questo chiediamo al nuovo governo regionale di essere più coraggioso, alle promesse elettorali devono seguire i fatti''.

Franco Belci della Cgil FVG: "Un esempio per la politica arriva dal mondo sindacale, con l'accordo nazionale su rappresentanza."

Giacinto Menis della UIL: ''Serve una politica industriale che punti ad una difesa attiva del nostro tessuto produttivo e altrettanto urgente è l'adozione di misure a favore dell'edilizia, sbloccando il patto di stabilità".

Non solo adesioni, ma anche contestazioni. Le forze dell'ordine hanno infatti accompagnato fuori dalla piazza alcuni esponenti di Nuova autonomia udinese e Unione sindacale italiana.


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