Cronaca

No vax nel mirino della Digos, perquisita la casa di un'udinese

Si tratta di una 56 enne residente in provincia. Polizia all'opera in tutta Italia

Una delle manifestazioni no vax che si sono svolte in città

C’è anche una donna di 56 anni residente in provincia di Udine tra i 29 attivisti No vax nei confronti dei quali la Polizia di Stato ha eseguito delle perquisizioni nella giornata di oggi. L’operazione, effettuata su scala nazionale, ha messo nel mirino gli appartenenti a sodalizi No Vax - No Green pass molto attivi su canali Telegram.

Le ipotesi di reato

Nei confronti di questi soggetti sono ipotizzati reati che vanno, a seconda delle diverse singole posizioni, dalla costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all'istigazione, all'interruzione di pubblico servizio e all'associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti. La Dda della procura di Genova ha disposto 24 perquisizioni; le altre cinque le ha eseguite la Digos di Firenze, coordinata dalla procura del capoluogo toscano.

Il focus

Le indagini della Digos si sono concentrate su persone ricollegabili al movimento 'V_V' (Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani). In particolare, le indagini, coordinate dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, hanno permesso di individuare un gruppo, formato da quasi 20 mila persone, attivo su alcune delle principali piattaforme social con oltre 50 fra pagine, gruppi, canali e chat. Fra questi, ha spiegato la polizia, sono emerse responsabilità a carico dei perquisiti, a vario titolo di pagine o gruppi, i quali avevano creato un sistema compartimentato, attivo soprattutto su Telegram, formato da cerchi concentrici con crescenti livelli di sicurezza e divisione di ruoli, il tutto finalizzato a far sfociare il dissenso verso l'attuale piano di contenimento della pandemia in forme variabili di azioni delittuose da portarsi avanti sul territorio nazionale (associazione a delinquere finalizzata ad effettuare imbrattamenti e danneggiamenti). Il sistema ideato era finalizzato a reclutare, formare ed istigare gli attivisti più radicali a portare avanti, con forme e metodologie diverse, azioni contro strutture o protagonisti dell'attuazione del piano vaccinale e, più in generale, del contenimento della pandemia.
 


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