Cronaca

L'Enaip ricorda il giovane Ledjan, morto nel rogo di Pasian di Prato

Il suo armadietto è diventato meta di pellegrinaggio di compagni e docenti. Nel laboratorio verniciatura dell'ente didattico di Udine c'è ancora il suo ultimo lavoro

Lo stipetto di Ledjan

Un piccolo gesto in memoria di Ledjan Imeraj, il ragazzo morto nel rogo della palazzina di Santa Caterina di Pasian di Prato dove era ospitata una comunità per minori stranieri non accompagnati. All'ingresso dell'officina dell'Enaip, dove il giovane stava studiando per diventare carrozziere, l'armadietto a lui assegnato è diventato meta di pellegrinaggio di studenti e docenti che si fermano attoniti a ricordare il compagno, l'amico, lo studente. Tutti fanno fatica a parlare, non ci sono parole per una tragedia simile. Poco distante nel laboratorio di verniciatura c'è ancora il suo ultimo lavoro incompiuto.

Il ricordo

La porta dello stipetto è aperta e all'interno è stata riposta la tuta di lavoro di Ledjan.

Nella parete interna un piccolo manifesto realizzato dagli studenti di grafica dell'ente di formazione. La scritta recita "Un uomo non muore mai se c'è qualcuno che lo ricorda"


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