Cronaca

55 mila euro per ristrutturare il monumento simbolo di Cividale

Un intervento di manutenzione straordinaria per il Ponte del Diavolo. Verranno recuperati gli elementi in calcestruzzo

Il Ponte del Diavolo di Cividale

È il simbolo della città di Cividale del Friuli. Sospeso sul fiume Natisone, su una gola scenografica, il Ponte del Diavolo è in pieno centro storico e è incluso tra i beni culturali ed architettonici della ex provincia di Udine e sottoposto a tutela. Costruito in pietra a partire dal 1442, ha due arcate e poggia su tre piloni sviluppandosi per quarantotto metri su due archi di larghezza differente, uno di ventidue metri e uno di diciannove metri. L'asimmetria è dovuta alla posizione del masso su cui poggia il pilone centrale.

L'intervento

Giuseppe Ruolo, assessore comunale ai Lavori Pubblici spiega: "Con recente deliberazione la giunta ha approvato un intervento di recupero degli elementi in calcestruzzo del Ponte del Diavolo per pulire e conseguentemente conservare le parti degradate in calcestruzzo”. E aggiunge: "Un'operazione che non ne altererà l’aspetto esterno e che non prevede lavorazioni invasive”. Le fasi principali dell’intervento saranno essenzialmente due: la fase preliminare comprenderà la pulizia delle superfici e il trattamento delle armature e successivamente la fase di ripristino ricostruirà volumentricamente i calcestruzzi. Le opere previste seguiranno uno specifico ciclo lavorativo: “La pulitura di superfici ed elementi in calcestruzzo sarà effettuata mediante idrolavaggio ad alta pressione eseguito con idropulitrice al fine di rimuovere lo sporco, lo smog, le concrezioni e le incrostazioni depositatosi nel corso degli anni il tutto previa esecuzione dei necessari saggi necessari alla scelta dei prodotti e pressione da impiegare affinché la lavorazione non danneggi il manufatto. Seguirà il ripristino della funzionalità delle armature affioranti con lavorazioni quali la spazzolatura a mano e/o meccanica, atta a rimuovere ed asportare ossidazioni, aggressivi chimici, eventuali residui di oli, grassi, sporco e in generale qualsiasi altro materiale contaminante”. L’intervento avrà un costo di 55 mila euro, a carico del bilancio comunale.


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