Cronaca

Friulani fuori forma e a rischio alcol, in pericolo un abitante su tre

La radiografia della popolazione è emersa nel nuovo piano regionale della Prevenzione 2014- 2018

Nell'immagine una scena tratta dal film "Zoran, il mio nipote scemo" di Matteo Oleotto con l'attore udinese Giuseppe Battiston

Un abitante su tre in  Friuli Venezia Giulia alza troppo il gomito e quasi uno su due è in sovrappeso. Un dato allarmante che sottolinea uno stile di vita scorretto, spesso caratterizzato da troppa inattività.  I dati, come sottolineato da Giovanni Tomasin su Il Piccolo di Trieste, sono frutto della delibera 2670 per  il piano regionale della Prevenzione 2014- 2018 che, grazie alle ricerche del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), fa una radiografia della salute della popolazione regionale

I punti critici, rivelati dalla ricerca, sono numerosi: i due terzi degli abitanti adulti hanno uno stile di vita sedentario, metà è in sovrappeso e  uno su dieci è obeso. In prevalenza si parla di uomini, di persone con istruzione medio-bassa e in difficoltà economiche.  E la Regione spera di intervenire in merito proprio attraverso il Piano di prevenzione che prevede che il 5 % della spesa prevista alla Sanità sia destinata proprio alla prevenzione. Il rapporto indica inoltre, come solo un terzo delle persone fra i 18 e i 69 anni (il 37%)  abbia uno stile di vita attivo, mentre ben un quinto (il 20%) è completamente sedentario . Il 31% è infatti in sovrappeso mentre gli obesi sono l’11%.  L’analisi rivela inoltre come l’eccesso di peso sia un problema più frequente fra gli uomini nella fascia con più di 50 anni e nelle persone con basso livello di istruzione e/o con molte difficoltà economiche. Solo il 50% degli intervistati in sovrappeso, inoltre, ha ricevuto come consiglio medico quello di effettuare una dieta alimentare o di cambiare stile di vita.

Attività fisica e alimentazione sana sembrano ormai esser diventati un lusso,”- scrive Tomasin - “E gli abitanti del Fvg, un po’ come i bambini, tendono a mangiare poca frutta e verdura”. Solo uno su dieci (il 12%) consuma la quantità raccomandata nelle linee guida per una corretta alimentazione, cioè cinque porzioni al giorno. E passiamo al dato più allarmante: il 69% fra i 18 e i 69 anni consuma alcol. Complessivamente “poco meno di un terzo della popolazione adulta (29%) può essere classificato come bevitore a rischio” specifica la delibera 2670. Le categorie più a rischio sono gli uomini e persone con molte difficoltà economiche percepite e i giovani di 18-24 anni. In quest’ultima fascia d’età circa la metà dei giovani ha modalità di assunzione di alcol a rischio.


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