Cronaca

Svolta nel delitto di San Rocco, fermato il vicino di casa

A poco più di 24 ore dal delitto di Lauretta Toffoli, morta nella notte di venerdì e trovata nella giornata di sabato, dopo un lungo interrogatorio, sarebbe stato fermato il vicino di casa della donna, il 41enne Vincenzo Paglialonga

A poco più di 24h dal delitto di Lauretta Toffoli, morta nella notte tra venerdì 6 maggio e sabato 7 maggio, all'interno della sua abitazione di Via Della Valle a San Rocco, è stato fermato un uomo con l'accusa di omicidio. Si tratta del vicino di casa della donna, agli arresti domiciliari per precedenti penali.

Secondo una nota ufficiale della Polizia di Stato ad essere in stato di fermo sarebbe il 40enne Vincenzo Paglialonga, che è stato interrogato a lungo dal pubblico ministero Claudia Finocchiaro nella notte scorsa. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Diversi e gravi gli indizi di colpevolezza a suo carico. Paglialonga prima di mezzogiorno di ieri, sarebbe stato arrestato dalle Volanti per evasione dagli arresti domiciliari ai quali era ristretto nel proprio appartamento. Si trova ora detenuto in carcere. Sul corpo della donna inoltre sarebbero state rinvenute anche diverse ferite da arma da taglio.

A confermare l'ipotesi sarebbero anche le prove della Polizia Scientifica raccolte nel corso delle indagini.

La ricostruzione

++ NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO++

Domenica 8 maggio ore 11.45 - C'è l'ufficialità e la convaldia del fermo di Vincenzo Paglialonga, sospettato dell'omicidio di Lauretta Toffoli.

Domenica 8 maggio ore 11.30 - Dopo un lungo interrogatorio sarebbe stato fermato, in attesa di convalida e dell'ufficialità della notizia, il vicino di casa di Lauretta Toffoli, il 41enne Vincenzo Paglialonga.

Domenica 8 maggio ore 9.00 - Per ricostruire i fatti e tentare di fare chiarezza su quanto accaduto, secondo quanto si apprende, potrebbero essere state acquisite anche le immagini della telecamere di sicurezza di un vicino di casa, poste al primo piano dello stesso stabile. Contestualmente sembra si sia anche alla ricerca l'arma del delitto, che potrebbe rivelare ulteriori dettagli su quanto accaduto nella notte di venerdì 6 maggio.

Sabato 7 maggio ore 18.30 - Intanto anche i vicini di casa s'interrogano sui fatti e ricordano Lauretta come una signora tranquilla, che viveva da sola in quell'appartamento dal 2010 e che non si vedeva spesso. A parlare anche del figlio, Manuel Mason è una conoscente ancora sotto shock per quanto accaduto "Manuel adorava sua madre. Nonostantre quanto accadutoi tre anni fa i rapporti tra loro erano ottimi. Una storia allucinante"

Sabato 7 maggio ore 17.30 -  Proprio dalle dichiarazioni dell'ex compagno emerge un ulteriore dettaglio relativo al passato tra la donna e il figlio, il quale è stato sentito in queste ore dai Carabinieri.

 “Nel 2019 Manuel e sua madre si erano un po’ accapigliati, ma la situazione era stata enfatizzata dai media. Manuel aveva avuto un piccolo esaurimento nervoso, ma lui oggi mi ha chiamato subito"

Sabato 7 maggio - 17.00 -  Mentre gli inquirenti provano a fare chiarezza sulla dinamica dei fatti, sul posto arriva anche l'ex compagno della donna Paolo Mason che ancora evidentemente scosso ripercorre la vita insieme a Lauretta con un dettaglio in più: "Chi l’ha ammazzata? Io un’idea ce l’avrei, ma non posso dire nulla".

"Preciso solo che non c’erano segni di effrazione, quindi ha aperto lei la porta e a quell’ora della notte fai entrare solo qualcuno che conosci. In appartamento c’è un trambusto totale. Sono stati portati via un paio di televisiori e non so che altro. Qualche vicino ha sentito urlare, ma spesso non ci si fa caso. Si pensa a suoni della televisione".

“Abbiamo fatto 30 anni assieme – racconta Mason –, dopo che avevo avuto una figlia da una precedente unione, ma non ci siamo mai sposati. Andavamo d’accordo, la chiamavo mia moglie anche se non ci eravamo mai uniti in matrimonio. Non abbiamo mai litigato. Lei era originaria di Gruaro, è venuta in Friuli negli anni ‘80”.

 “Nostro figlio l’ha trovata a terra. Aveva addosso solo le mutande. Per una come lei, che metteva le calze anche per dormire, è irreale una cosa del genere”

Le dichiarazioni dell'ex compagno

7 maggio - 13.45 - Manuel Mason, 42enne figlio della donna si reca a casa della madre per farle visita come di consueto, ma con un po' di apprensione data dal fatto di non essere riuscito a raggiungerla prima telefonicamente. Al suo arrivo la tragica scoperta: Lauretta Toffoli giaceva a terra in mutande. A niente è servito l'intervento tempestivo dei sanitari che non hanno potuto fare alto che constatare il decesso. Sono poi arrivate le forze dell’ordine, con polizia – che ha effettuato anche l’analisi della situazione con gli uomini della scientifica – e carabinieri. Sul posto anche il medico legale e la pubblico ministero Claudia Finocchiaro.


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