Cronaca

Qualità della vita: il sindaco Honsell sull’indagine de Il Sole 24 Ore

Il sindaco commenta la classifica stilata dal quotidiano economico di Confindustria

“Al di là della constatazione che questo gioco delle classifiche lascia, come ho sempre detto, il tempo che trova, fa piacere notare che tra gli aspetti positivi ci siano gli indicatori relativi alla sicurezza, ai servizi alla persona e all’ambiente, che sono proprio i temi su cui abbiamo sempre puntato come amministrazione cercando di promuovere stili di vita sani, attivi e sostenibili”.

Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, commenta la classifica sulla qualità della vita in Italia pubblicata oggi, 2 dicembre, dal quotidiano Il Sole 24 Ore. Classifica che vede, nella graduatoria complessiva, la provincia di Udine al 29° posto. Prima di entrare nel dettaglio delle singole voci prese in considerazione dal giornale economico il primo cittadino precisa che “la classifica si riferisce al contesto provinciale e Udine, come popolazione, pesa per un quinto rispetto al territorio di riferimento. Pertanto per avere una lettura complessiva dell’indagine bisogna considerare non solo la città capoluogo”.

Entrando nello specifico di alcune voci, il sindaco di Udine si sofferma sulle classifiche legate all’economia e al lavoro. “È chiaro – spiega – che se il mercato del lavoro è in crisi e, in quest’area geografica in particolare tutta l’industria del manifatturiero, gli indicatori relativi all’economia e ai posti di lavoro ne risentono, come si può notare ad esempio dal dato relativo allo spirito di iniziativa, in cui Udine è al 69° posto, o sulla propensione a investire, in cui siamo al 46°. Fa piacere notare invece che Udine migliori la sua posizione nel filone dei servizi, dell’ambiente e della salute e in particolare in quello dell’ordine pubblico dove addirittura siamo al 15° posto in Italia”.

Capitolo a parte, invece, riguardo al valore e al significato dell’indagine. “Certamente questo gioco delle classifiche lascia il tempo che trova – ribadisce Honsell –, basta vedere i salti che hanno subito alcune città, anche di 25-30 posti. Ciò significa che nella ricerca c’è un certo grado di aleatorietà e pertanto i dati non sono da prendere alla cifra. Per questo, per me è sufficiente sapere che siamo praticamente nel primo quarto di città con le migliori performance in Italia”.


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