Cronaca

Vigili del fuoco, dopo il sit in al via un pacchetto di nuovi scioperi

Dal 21 novembre al 21 dicembre i pompieri incroceranno le braccia fino per ottenere le perequazioni economiche e previdenziali alle altre Forze di Polizia

foto d'archivio

Ha avuto grandissimo successo il sit-in organizzato venerdì 15 novembre in Piazza Unità d’Italia a Trieste, di fonte alla Prefettura, in concomitanza con analoghe manifestazioni tenutesi in tutta Italia e con quella principale organizzata davanti alla Camera dei Deputati a Roma. Per questo motivo i sindacati di categoria dei Vigili del fuoco FP CGIL VVF, FNS CISL, UILPA VVF e CONFSAL VVF hanno deciso di indire nelle prossime settimane, dal 21 novembre al 21 dicembre, una serie di scioperi di 4 ore, fino a che non verranno garantite soluzioni concrete alle questioni sollevate con la manifestazione.

Altri scioperi

La mobilitazione proseguirà dunque con gli scioperi proclamati il 21 novembre dalle 16 alle 21 e a dicembre nelle giornate del 2 dicembre dalle 10 alle 14, del 12 dicembre dalle 16 alle 20 e infine del 21 dicembre dalle 10 alle 14.
In Friuli Venezia Giulia, con il sit-in del 15 novembre, i sindacati hanno portato in piazza e all’attenzione delle Autorità la questione delle inderogabili perequazioni economiche e previdenziali alle altre Forze di Polizia e, viste le nostre peculiari funzioni, anche la necessità di maggiori tutele in caso di infortuni e malattie professionali, l’inadeguatezza delle attuali pensioni, la necessità di far fronte alle carenze di organico e di rivedere le piante organiche secondo le reali esigenze dei nostri territori.

Tanti Vigili del Fuoco hanno voluto essere presenti, anche non iscritti alle nostre sigle, a testimonianza di quanto siano condivise le tematiche proposte. Una delegazione unitaria ha partecipato all’incontro in Prefettura con Prefetto e Sindaco di Trieste, mentre una seconda si è recata presso il Palazzo della Regione di piazzale Oberdan, dove è stata ricevuta dal Presidente e dai Capigruppo  del Consiglio Regionale.
 
Gli interlocutori si sono impegnati a riferire le richieste ai rispettivi rappresentanti in Parlamento affinché promuovano una soluzione privilegiata nelle assegnazioni di personale ai Comandi regionali. Inoltre si sono impegnati a concedere, tramite un’iniziativa legislativa politicamente trasversale, la gratuità del trasporto ferroviario regionale. Riguardo ai rapporti con la PC e il CNSAS, si è concordato che è necessario un confronto diretto, attraverso l’istituzione di appositi tavoli tecnici con la nostra partecipazione, quali soggetti esperti del soccorso. Tale possibilità non era mai stata raggiunta prima.


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