Economia

Mercato dell'auto a Udine e provincia: calo vicino al 15%

Numeri che continuano a calare per un settore in crisi da tempo. I dati, relativi al primo semestre del 2013, sono stati diffusi da Giorgio Sina, presidente del gruppo Auto Moto e Ricambi della regione e della provincia di Udine. A breve un incontro con le autorità regionali per valutare la questione

Guido Fantini e Giorgio Sina

I dati del mercato auto sono ancora in calo in Friuli Venezia Giulia, soprattutto in provincia di Udine. Nel primo semestre 2013 si sono perse 1.730 immatricolazioni rispetto allo stesso periodo di un anno fa, un calo pari al 12,2%. Il mese di giugno, con un lievissimo incremento (+0,68%) ha almeno invertito il trend.

A livello provinciale il peggioramento più rilevante del periodo si registra a Udine (-14,8%), quindi Pordenone (-11,57%), Gorizia (-9,95%) e Trieste (-6,80%). La provincia udinese fa segnare anche l’unica riduzione (-5,27%) di giugno, mentre nel resto della regione, in particolare nel pordenonese (+9,11%) i numeri sono all’insù.

Non si tratta però di segnali di uscita dalla crisi. Giorgio Sina, presidente del gruppo Auto Moto e Ricambi della regione e della provincia di Udine dei concessionari aderenti a Confcommercio, fa sapere che, sul fronte degli ordini, «il mese di giugno è andato perfino peggio dello stesso periodo del 2012. I segni “più” sono un semplice fatto di targatura, nulla, purtroppo, che possa restituire il sorriso agli operatori.

Sina, di conseguenza, rilancia una volta ancora la sollecitazione alla Regione a riavviare l’operazione incentivi, tanto più necessaria per rinnovare un parco auto in percentuali non secondarie vecchio e conseguentemente inquinante: secondo le ultime rilevazioni, il 33% delle vetture circolanti in Friuli Venezia Giulia non è equipaggiata con air bag frontali e oltre il 50% non è dotato di Abs. «Le emissioni di un’auto a gasolio – ricorda ancora Sina – equivalgono a quelle di 18 vetture Euro 5. Per questo insistiamo sugli incentivi: in regione si è già dimostrato che una azione progettata con attenzione garantisce nel breve risultati positivi per l’intera collettività». Secondo le stime di Confcommercio, con un contributo di 1.000 euro si potrebbero immatricolare già quest’anno 5.500 auto “incentivate” e il gettito Iva (6,4 milioni di euro) garantirebbe pure un surplus a vantaggio della Regione di 364mila euro. Prossimamente è presvisto un incontro con il vice presidente regionale Bolzonello per valutare la questione.

Sina ricorda quindi i nodi del settore: dalla tassazione in continuo aumento alla difficoltà di erogazione del credito, dai costi assicurativi, tra i più alti d’Europa, alle imposte sui carburanti. «I giovani non acquistano più autovetture – osserva il capogruppo – e questo rappresenta un fenomeno senza precedenti nella storia del dopoguerra.  Il freno degli acquisti, che genera anche ingenti perdite in campo fiscale (Iva, Ipt), non potrà essere allentato dalla ripresa, o meglio ripresina, che sembra oltretutto ritardare il suo arrivo».

La preoccupazione, conclude Sina, «coinvolge imprenditori e collaboratori. Non dimentichiamo che in provincia di Udine sono attive circa 200 aziende di vendita auto per un totale di 4.400 lavoratori, numeri doppi in regione».
 


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