Economia

Economia regionale, ci sono i segnali di ripresa: tiene il manifatturiero

Lo svela l'indagine di Unioncamere Fvg: ossigeno anche alla domanda interna. Primi segnali di inversione nelle costruzioni, storicamente le più vessate

La manifattura del Friuli Venezia Giulia continua a restituire ottimi segnali all’interno di un trend che ora, come sottolinea il Presidente di Unioncamere FVG, Giovanni Pavan, evidenzia segni di ripresa anche sul mercato interno ed è questo, probabilmente, uno dei dati che contraddistinguono maggiormente l’analisi che il sistema camerale regionale mette puntualmente a disposizione dell’opinione pubblica. «Rassicura anche – spiega Pavan – il fatto che per la prima volta il saldo del Commercio sia positivo e che, lo dico con cognizione di causa provenendo dal
quel mondo, le Costruzioni, seppur sostenute da numeri ancora molto deboli, stiano lentamente uscendo dalla palude».

Dall’analisi emerge altresì che in regione, a fine settembre scorso, il calo di imprese attive (92.366) rispetto allo stesso periodo del 2014, è stato del ‐1,17%, contrazione determinata dalle società di persone (‐2,6% pari a 469 imprese attive in meno) e dalle imprese individuali (‐1,3%, 760 imprese attive in meno) cui si contrappone un incremento delle società di capitale (+0,9%, 159 imprese attive in più). Al netto del Primario, le imprese attive sono calate dello 0,8% (‐630 unità).

Continuano a calare le imprese della manifattura (‐1,7% rispetto al 30 settembre 2014), quelle del commercio (‐1,3%), le imprese dell’edilizia (‐1,9%), quelle dei trasporti (‐3,1%). Crescono le imprese attive dei servizi alle famiglie e persone (+1,6%). Questo in sintesi il volto dell’indagine congiunturale Unioncamere Fvg presentata stamattina in Cciaa a Udine dal presidente Giovanni Pavan assieme al collega e padrone di casa, Giovanni Da Pozzo, presidente CCIAA di Udine e a Nicola Ianuale, omologo in Questlab Srl, società incaricata di elaborare l’indagine (campione di circa 1.500 imprese regionali).

IL CONTESTO NAZIONALE
Nel 1° semestre 2015 l’economia italiana è tornata a crescere dopo la lunga fase recessiva, una crescita che confermata nel terzo trimestre del 2015 dove il prodotto interno lordo (PIL), è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2014. La variazione congiunturale del 3° trimestre è la sintesi di un incremento del valore aggiunto in tutti i principali comparti (agricoltura, industria e servizi); dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e uno negativo della componente estera netta.

Questo andamento dovrebbe essere confermato nel breve periodo, tanto da stimare una crescita del Pil pari allo 0,9% nel 2015 e a +1,4% nel 2016. La ripresa economica è quindi trainata dall’aumento della domanda interna che, nel 2015, dovrebbe contribuire alla crescita del Pil per 0,7%, con un apporto prevalente della spesa delle famiglie rispetto a quella in beni capitali. Leggermente negativo invece l’apporto della domanda estera netta (‐0,1%), determinato sia dal marcato aumento delle importazioni, sia dal rallentamento del commercio mondiale connesso alla riduzione
dell’attività economica nei paesi emergenti.

RISULTATI DELL’INDAGINE CONGIUNTURALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Imprese intervistate: 1.500 circa. Periodo di rilevazione: dal 6 ottobre al 4 novembre 2015.

Manifatturiero
Consuntivo: positivo il ciclo della manifattura: +4,2% il fatturato complessivo (positivo da sette trimestri), +4% quello estero, +2,5% la produzione, +2,6% gli ordini esteri, +1,7% quelli interni. Si confermano i segnali positivi per l’occupazione (+0,5% anche nel 3°trimestre). Stabile il grado di utilizzo degli impianti, che in questa rilevazione sfiora il 70%.
Previsioni: le previsioni positive manifestate dal 32% degli imprenditori intervistati superano la quota di imprenditori che prevedono un calo nel 4° trimestre (26%). Il saldo torna quindi ad essere complessivamente positivo: un risultato determinato dal comparto Legno‐Mobile, e da quello dei Metalli, mentre maggiore incertezza viene espressa dagli imprenditori della Meccanica.
Commercio al dettaglio
Consuntivo: per il terzo trimestre consecutivo si confermano positive le vendite (dopo il +1,2% del 1° trimestre ed +1,1% del 2° trimestre, si registra un +2,1% nel 3° trimestre), in calo l’occupazione (‐0,6%). Aumentano i costi totali (+0,8%), ed i prezzi di approvvigionamento (+1%), mentre i prezzi di vendita salgono di +0,5%.
Previsioni: per la prima volta il saldo è positivo. Gli imprenditori del Commercio che prevedono un aumento delle vendite sono il 37%, al contrario gli imprenditori che prevedono un calo nel 4° trimestre sono il 24%. Complessivamente le previsioni restano sempre piuttosto incerte anche per la prevalenza di imprenditori che indicano una stabilità (39%).
Servizi all’Ospitalità
Consuntivo: restano in area positiva le vendite (nel 3° trimestre: +3,2% la var. tendenziale), in leggera crescita l’occupazione (+0,84%). Risultati che sembrano fortemente correlati ad un stagione molto positiva per il turismo e in generale per l’ospitalità italiana.
Previsioni: il saldo d’opinione è negativo in quanto riflette la forte stagionalità di questo comparto.
Costruzioni
Consuntivo: comparto che sembra tornare a galla. Con segno positivo si presentano le commesse (+0,6%) e la produzione (+1,5%). Restano in area negativa il fatturato (‐0,5%) e l’occupazione (‐2%). Calano leggermente i costi.
Previsioni: positive perché il saldo è di segno più, infatti gli imprenditori “ottimisti“ sono il 28%, al contrario gli imprenditori che prevedono un calo nel 4° trimestre sono il 22%. La metà degli imprenditori intervistati resta su una prospettiva di stabilità e di per sé questa indicazione ci pare significativa dopo tanto pessimismo.
Vitivinicolo
Consuntivo: positivo il fatturato (nel 3° trimestre 2015: +4,8% la var. tendenziale) in particolare quello interno perché quello estero si ferma a +0,8%.
Aumentano la produzione (+5,4%), gli ordini interni (+5,4%), sono invece fermi quelli esteri. Cala l’occupazione (‐2,8%).
Previsioni: il saldo d’opinione è in area positiva (+23 punti percentuali) per effetto di un 39% di imprese che pensano ad un 4° trimestre in crescita ed un 15% in calo. Prevale comunque una linea di stabilità (46%).
Logistica
Consuntivo: indicatori positivi: +3,3% il fatturato, +0,3% prezzi di vendita, +1% l’occupazione. Previsioni: Prevalgono gli imprenditori che indicano una stabilità (52%).


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