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Aida Talliente in scena con La rosa bianca, messaggio di pace più forte di ogni odio

Un messaggio di pace più forte di ogni odio. È il fulcro della Resistenza non violenta messa in atto dal gruppo La rosa bianca, giovani tedeschi, in massima parte studenti universitari, che si opposero alla barbarie nazista. Al loro straordinario esempio di azione politica e civile è dedicato l'omonimo spettacolo di e con Aida Talliente e Fabrizio Saccomanno in scena al Palamostre di Udine giovedì 29 ottobre con una doppia replica, alle 18.30 e alle 21. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione telefonando al 371.4828121 il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Alla replica delle 21 seguirà inoltre un dibattito con gli artisti.

Lo spettacolo

La rappresentazione teatrale, prodotta da Ura Teatro e Treno della Memoria, è incentrata sul nucleo principale della Rosa Bianca, sei studenti universitari provenienti da famiglie per lo più borghesi ed educati con alti principi morali ed etici. Tutti i componenti furono arrestati per attività sovversiva attraverso volantinaggio, processati e ghigliottinati per alto tradimento nel febbraio del 1943. Il loro messaggio, però, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

La mostra itinerante

Correlata allo spettacolo, il 27 ottobre in Corte del Giglio a Udine, presso la libreria Friuli verrà presentata la mostra itinerante La rosa bianca, curata dalla Fondazione Weiße Rose di Monaco di Baviera e nell'allestimento di Marco Ivancich, offre un percorso di approfondimento storico che mette in luce la maturazione interiore dei componenti del gruppo fino alla scelta di intervenire attivamente. Ventuno pannelli presentano gigantografie dei sei amici, narrazioni biografiche, citazioni di diari e lettere. L'itinerario espositivo è completato dai pensieri dedicati ai vari membri della Rosa Bianca che gli studenti delle scuole superiori partecipanti alle visite del Treno della Memoria ai campi di concentramento hanno affidato a 1.000 cartoline. L'esposizione sarà poi visitabile al Museo Etnografico in via Grazzano dal 28 ottobre  al 21 novembre, da mercoledì a sabato dalle 14 alle 18.


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