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Danza: in scena al Teatro Nuovo “Coppélia”

Sarà uno dei balletti più celebrati di sempre, Coppélia, a inaugurare domenica 8 gennaio alle ore 18.00 la stagione di danza 2016/17 del Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Considerato uno degli esempi più significativi del repertorio classico, Coppélia ha conosciuto nel tempo numerose rivisitazioni di successo che nulla hanno tolto al suo fascino indiscusso. Fra queste anche la celebre interpretazione resa da Amedeo Amodio, nome di spicco nel mondo della danza contemporanea, che vedremo al Giovanni da Udine ad opera di una compagnia di danzatori di grande talento, fra i quali Anbeta Toromani e Alessandro Macario.

Pur ispirandosi alla fonte primaria del balletto – ovvero Der Sandmann (L’uomo della sabbia), primo dei Racconti notturni di E.T.A. Hoffmann pubblicato nel 1816 – Amodio trasforma la sua Coppélia in una seducente creazione cinematografica cogliendo gli aspetti più onirici e crepuscolari del grande scrittore romantico. Protagonisti sono Clara e Nataniele, due giovani che abitano nello stesso villaggio del dottor Coppelius, misterioso personaggio un po’ fabbricante di giocattoli, un po’ mago. Egli è anche l’inventore di Olimpia, una bambola automa che tutti in paese credono essere sua figlia e di cui Nataniele si invaghisce. Tra colpi di scena, gelosie e richiami al grande musical americano, il balletto è denso di citazioni cinematografiche. «Ho ripreso in mano il testo di Hoffmann e i personaggi, stravolgendone i ruoli originali – ha ricordato il regista e coreografo Amedeo Amodio -. I miei protagonisti sono attori di cinema, registi, produttori, uomini devastati da insane passioni che inseguono impossibili amori, dive, stelle del cinema irraggiungibili. Lo spettacolo è come un set dove si provano diverse scene del film che poi saranno montate e dove Olimpia, la donna-automa, contende il ruolo di protagonista a Clara. In scena entrano anche altre mitiche figure cinematografiche, Dracula, Frankenstein e Charlot oltre a suggestioni e atmosfere che arrivano da Ginger Rogers e Fred Astaire, Gary Cooper e Marlon Brando».

Di grande impatto anche le scenografie del balletto firmate da Emanuele Luzzati e Luca Antonucci.  Costumi di Luisa Spinatelli, musiche della Balera di Giuseppe Calì, luci Marco Policastro.

Nei ruoli principali una coppia collaudata in palcoscenico e anche nella vita: Anbeta Toromani e Alessandro Macario; Nata a Tirana e con una formazione artistica consolidata in patria e all’estero, Anbeta Toromani è stata prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma ed è nota al grande pubblico per la sua partecipazione al programma “Amici” di Maria De Filippi: arrivata seconda nell’edizione 2002/03, è quindi entrata a far parte del cast permanente del talent come prima ballerina, distinguendosi per l’eleganza e la raffinatezza delle sue interpretazioni. Etoile nei principali teatri italiani, è stata ospite del Giovanni da Udine in numerose occasioni: nel 2012 in un galà della Croce Rossa sempre con le coreografie di Amedeo Amodio, nel 2013/14 come protagonista del Romeo e Giulietta di Massimo Moricone e infine nella stagione 2014/15 nel galà Variations sur pas de deux, in coppia con Alessandro Macario. Quest’ultimo, che in Coppélia interpreterà il ruolo di Nataniele, è invece primo ballerino al Teatro San Carlo di Napoli.  Con loro, il corpo di ballo e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Biglietti disponibili presso la biglietteria del Teatro (via Trento 4 – tel. 0432 248418, biglietteria@teatroudine.it.). I titoli sono acquistabili anche online dai siti www.teatroudine.it e www.vivaticket.it

Domenica 8 gennaio, alle ore 12.15, incontro con i protagonisti nel foyer del teatro 
Il coreografo Amedeo Amodio e i solisti Anbeta Toromani e Alessandro Macario incontrano il pubblico domenica 8 gennaio alle ore 12.15. L’iniziativa fa parte di Moving Centuries – Storia della Danza VIII. Secoli in movimento, organizzato dall’Associazione Danza e Balletto, con la consulenza di Maria Luisa Buzzi e in collaborazione con il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Modera Federica Sassara.


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