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Css: prima nazionale a Udine per Pinocchio e Cenerentola

Joel Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Fabrizio Arcuri  porta in scena in versione italiana due sue riscritture contemporanee delle fiabe di Cenerentola (del 2011) e Pinocchio (2008), in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.

I due spettacoli sono prodotti dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG  in collaborazione con Accademia degli Artefatti (Roma) e debuttano in prima nazionale al Teatro S. Giorgio di Udine dal 16 al 25 febbraio per il pubblico di Teatro Contatto 35.

I due spettacoli sono stati messi in scena come un unico dispositivo che coinvolge otto attori protagonisti  - Luca Altavilla, Matteo Angius (anche assistente alla regia),  Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente,con la partecipazione del danzatore Sandro Plaino -  impegnati nei ruoli di entrambe le pièce.

La platea del Teatro S. Giorgio (Sala Harold Pinter) include uno spazio scenico in continua trasformazione (a cura diLuigina Tusini) e lo spazio per gli spettatori, in una relazione di forte prossimità.

Si incomincia – dal 16 al 18 febbraio (inizio ore 21) – con le repliche di Pinocchio, si continua poi  - il 22 e 23 febbraio (ore 21) – con Cenerentola, mentre per due giorni – il 24 e 25 febbraio – le due fiabe contemporanee si potranno vedere in sequenza nella stessa serata (Cenerentola, inizio ore 19, e Pinocchio, inizio ore 22.00, con intervallo di 30 minuti).

“Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore – racconta il regista, Fabrizio Arcuri.

“In Cenerentola affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla.

A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.

E poi c’è Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. Pommerat getta luce sui rapporti di forza che in fondo stanno dentro ai rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, ci parla di cosa è umano, di dove sta l’umanità”.

Joel Pommerat (1963) è autore e regista fra i più considerati oggi in Francia. Il suo è un teatro visuale, al contempo intimo e spettacolare, articolato sulla grande presenza degli attori e la messa in discussione del ruolo dello spettatore. Esordisce come attore a diciannove anni, ma subito dopo aver creato la sua Compagnie Louis Brouillard, nel 1990, inizia a scrivere e a mettere in scena i suoi testi, in un processo in cui drammaturgia e regia procedono di pari passo durante il lavoro di allestimento.Nel 2003, a 40 anni, si impegna a scrivere almeno un testo all’anno nei successivi quarant’anni. Dopo Poles (1995), Mon ami (2001) e Cet enfant (2003), ottiene un riconoscimento sempre più ampio di pubblico con i tre lavori successivi: Au monde (2004), D’une seule main (2005), Les Marchands (2006). Questa trilogia esplora questioni ricorrenti in tutta la sua opera: le relazioni famigliari, il potere, il lavoro. Lo fa attraverso commedie sulla realtà contemporanea che mettono in discussione le nostre interpretazioni e dove il reale mostra i suoi molteplici aspetti, materiali, reali e immaginari. Nel 2006 Pommerat inaugura la 60° edizione del Festival di Avignone con la ripresa di Petit Chaperon Rouge (2004), mentre nel 2008 riprende al festival Je tremble (1) e crea Je tremble (2), due spettacoli di impianto cabarettisco che ci presenta un repertorio di tipi umani alle prese con i loro ideali. Sempre nel 2008 scrive e mette in scena Pinocchio, dal racconto di Collodi.

Su invito di Peter Brook, è stato artista in residenza al Nord Théâtre Bouffes du Nord tra il 2007 e il 2010. In quella mitica sala, allestisce Cercles/Fictions secondo un dispositivo teatrale circolare (chiudendo il semi-cerchio della gradinata) che crea una grande prossimità fra la scena e il pubblico. Questo stesso sistema scenografico ritorna nel 2011 per Ma chambre froideSempre nel 2011 crea altri tre spettacoli: Thanks for my eyesun’opera messa in musica da Oscar Bianchi,Cendrillon e La Grande et Fabuleuse Historie du commerce, un testo pseudo-documentario sulla vita dei venditori porta a porta.

Nel 2013, ha creato La Réunification des deux Corées in uno spazio su due fronti dove si affacciano gli spettatori, mentre nel  2015 è la volta di  Ça ira (1) Fin de Louis, un vero e proprio romanzo ispirato alla rivoluzione francese. Joel Pommerat ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro. Attualmente è artista associato al Teatro Nazionale di Bruxelles, così come dell’Odéon-Théâtre de l’Europe, a Parigi. Dal 2014, fa parte dell'associazione di artisti Nanterre-Almond. Ha scritto del suo metodo artistico in due libri: Théâtres en présence (2007) e, con Joëlle Gayot, Joel Pommerat, troubles(2010). Tutte le sue opere sono pubblicate da Editions Actes Sud.

Informazioni e prevendite: Teatro Palamostre, Udine, piazzale Paolo Diacono 21, t. 0432 506925 f. 0432 504448

Orario: da martedì a sabato ore 17.30 — 19.30. 

Prevendita online sul circuito Vivaticket.

Nei giorni di spettacolo, la biglietteria del Teatro S. Giorgio apre un’ora prima dell’inizio.

www.cssudine.it


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