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Diecipiù: a Udine il “festival finale” con i saggi degli studenti. Ospite d'onore, Giuseppe Battiston

Due mattinate in cui il palco dell’Auditorium Zanon sarà tutto per loro: gli studenti. Più precisamente, i ragazzi e le ragazze di Diecipiù, l’applaudita rassegna di scuola-teatro che martedì 30 e mercoledì 31 maggio si concluderà con una doppia presentazione dei lavori messi a punto durante l’anno (ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili). Un vero e proprio “festival finale”, insomma, dove il cuore stesso del progetto, che non è l’esibizione in quanto tale ma la progressiva acquisizione degli strumenti culturali e tecnici per affrontarla, si misurerà con la risposta del pubblico.        

I giovani performer che scenderanno in campo martedì 30, dalle 9.00, saranno quelli della “Fermi” di Udine, quelli di San Giorgio e quelli di Cividale, mentre mercoledì 31, sempre dalle 9.00, toccherà a quelli di Gonars, a quelli della “Manzoni” di Udine e a quelli di Talmassons. La primissima stagione di Diecipiù verrà quindi chiusa ufficialmente da una chiacchierata a ruota libera tra Piero Sidoti e Giuseppe Battiston che, ricordiamo, di Diecipiù sono gli ideatori assieme al giornalista Gianmatteo Pellizzari e al Dirigente scolastico Paolo De Nardo.

«L’obiettivo principale del nostro progetto – spiega Sidoti – è creare un dialogo e un scambio concreto con gli studenti, cercando di aumentare la loro autostima e di sviluppare le loro competenze trasversali attraverso i diversi linguaggi dell’arte. Non vogliamo creare nuovi attori o personaggi: vogliamo fornire ai giovani alcuni mezzi in più per affrontare la complessa e mutevole società del domani». E ancora: «Per molte delle scuole coinvolte quest’anno, ad esempio quelle di Gonars e di San Giorgio, si è trattato di un’esperienza completamente nuova, e possiamo già anticipare che, il prossimo anno, il numero degli istituti che prenderanno parte all’itinerario verrà praticamente raddoppiato. Un’autentica rete di cui, adesso, abbiamo posto le prime e solide basi».

Realizzato grazie al sostegno della Provincia di Udine e delle amministrazioni comunali di Castions di Strada, Gonars, Lestizza, Mortegliano, San Giorgio di Nogaro, Talmassons e Udine, Diecipiù - Percorsi di connessione tra didattica e palcoscenico si è sviluppato attraverso laboratori, incontri (pensiamo alle lectio magistralis di Simone Cristicchi e Matteo Oleotto), momenti di approfondimento, vedendo crescere strada facendo le adesioni e anche le collaborazioni (l’Università degli Studi di Udine ha ospitato il corso di formazione tenuto da Daniele Fedeli, professore associato di Pedagogia speciale, Davide Zolletto, professore Associato di Pedagogia generale e sociale, e Alessandro Pace, docente di Musicologia e didattica della musica). 

«L’attività teatrale – conclude Sidoti – è un valido strumento didattico perché mette al centro del processo formativo lo studente. Un soggetto dotato di capacità creative che, nella scuola tradizionale, spesso non vengono valorizzate e, in alcuni casi, vengono addirittura represse. Per questo motivo la pratica del teatro, anche integrata con la sintassi del cinema, dei video, della musica, della danza, del canto, merita di essere considerata un momento educativo importantissimo». 

Non a caso, prima di essere un cantautore che colleziona vittorie con la V maiuscola (dal Premio Recanati alla Targa Tenco), Piero Sidoti è un professore. Un professore di Matematica e Scienze che, ai suoi ragazzi, ha sempre insegnato anche il grande peso didattico del palcoscenico.


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