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Cinque incontri per ricordare il quarantennale dal terremoto in Friuli

Si aprirà sabato 16 aprile, al Centro Commerciale “Friuli” di Tavagnacco, “Era di maggio”, ciclo di cinque appuntamenti tra incontri, racconti, cibi, musica e arte nel quarantennale del terremoto. Vogliamo ricordare soprattutto il dopo terremoto, discutere di come siamo cambiati, se siamo cambiati, degli effetti del sisma sulle certezze e sui dubbi, ma vogliamo anche raccontare e ricordare gli uomini del terremoto, non solo i politici o gli organizzatori; no, soprattutto le piccole storie della gente semplice, a volte eroiche e talvolta comiche. Sì, perché anche nella tragedia, si riuscì a sorridere, per dare forza a chi aveva perduto un caro, a chi aveva perduto tutto. È questo l’obiettivo dell’iniziativa organizzata dal Centro Commerciale “Friuli” e dalle associazioni Gruppo Artistico Cormor e Musicisti Tre Venezie e in collaborazione con l’Associazione nazionale Alpini.

Musicisti accompagneranno i racconti, con canzoni popolari e con canzoni d'autore e si ascolterà anche qualche chicca da pochi conosciuta, come per esempio la canzone di Corrado Sannucci, “Zuppa di Gemona”, oppure il brano “Perdono”, in cui il terremoto viene visto con occhi critici.

Sabato 16 aprile, ore 17.30: Inaugurazione. Presentazione libro fotografico “La Memoria di un Evento” e relativa mostra fotografica accompagnata da altre due esposizioni sul terremoto in Friuli del 1976. Sarà ospite il virtuoso fisarmonicista Nicola Pascolo. Premio Speciale Moret D’Aur nel 1995, esegue abitualmente un repertorio classico, privilegiando Bach, Rossini, Paganini. Svolge attività concertistica in tutta Italia ed all’estero: Austria, Svizzera, Germania, USA (New York, Washington, Detroit, Chicago), Canada (Toronto, Windsor, Oackville), Argentina (Avellaneda di Santa Fé, Cordoba, Buenos Aires, Colonia Caroja, Florencio Varela) dove ha partecipato ad una trasmissione televisiva ed una radiofonica. Nel 1997 ha vinto i “Precampionati del Mondo” di fisarmonica nella categoria “Varieté”, è stato quindi nominato Rappresentante d’Italia al “Trofeo Mondiale” che si è svolto in Andorra. Finalista ai Mondiali ha poi ricevuto una targa per i meriti fisarmonicistici dall’associazione regionale “Amici della Fisarmonica” di cui è poi stato vicepresidente per due anni. Ha ricevuto il “Premio D’Olivo” con Piero Pittaro e gli attori Franco Castellano e Giovanni Sciavino, lo scrittore Carlo Sgorlon e il regista Renzo Martinelli; nel 1998 e ’99 si è esibito come ospite sempre al “Premio D’Olivo” in onore dei premiati tra cui figurava Katia Ricciarelli.

Inoltre sarà ospite d’onore Giorgio Celiberti, che esporrà alcune tele ispirate al terremoto e una grande opera di metri 10,00 x 2,20 in omaggio alla “Guernica”, dipinto tra i più famosi di Picasso. Si proseguirà con l’esibizione dei cori Gruppo Alpini di Trieste, Coro Alpini Passons, Coro “Sot il Bular” di Feletto Umberto. Sarà allestita anche una mostra di mezzi e uomini della Protezione Civile. La serata si concluderà con la pastasciutta preparata dal Gruppo Alpini “Med. D’Oro M. Feruglio” di Feletto Umberto, in collaborazione con i Gruppi Alpini di Adegliacco, Branco, Tavagnacco.

Condurrà la serata Rocco Burtone-

Lunedì 2 maggio, ore 18.00: Musica del terremoto. Tre cantautori, Dario ed Ennio Zampa e Rocco Burtone, raccontano e cantano le canzoni che nacquero quell'anno. Tre diversi modi di interpretare il terremoto. Con loro Lorenzo Cerneaz (pianoforte, rappresenta la Steinway & Sons per la regione Friuli Venezia Giulia), narrerà piccole storie di pianoforti sotto le macerie.

Lunedì 9 maggio, ore 18.00: Zuppa di Gemona è il titolo di una canzone scritta dal giornalista e cantautore Corrado Sannucci. Quindi si parlerà di cibo, dell'organizzazione delle cucine da campo, delle tendopoli ovunque e quindi, dopo i primi giorni di tensione e angoscia, le serate a trovarsi tutti a tavola, all'aperto a mangiare… Ce lo raccontano due cuochi: Ennio Furlan, oggi cuoco in pensione, e Alessio Mauro, direttore dell'osteria “Al Ponte” p.le Chiavris Udine, che offriranno alcuni assaggi del “cibo del terremoto”.

Lunedì 16 maggio, ore 18.00: Radioamatori nel terremoto. Non c'era il web, non c'erano i cellulari e ci fu un corto circuito generale dei telefoni di casa, del gas, della corrente elettrica. In quella terribile confusione, fondamentale fu la mobilitazione dei radioamatori che riuscirono a creare una rete coordinata che servì a fare muovere gli aiuti con logica e organizzazione. Il presidente dell'Associazione Radioamatori di Udine, Bernardino Tamburlini, aiutato da immagini e video, racconterà l'importanza di questi uomini quarant'anni fa e nei tempi attuali. Nell'era del computer, del web, dei cellulari, la figura del radioamatore è obsoleta? Nella serata anche alcuni alpini ospiti che, nel '76, furono tra i primi con i radioamatori ad intervenire. Intervento e letture di Sabina Marzotta.

Lunedì 23 maggio, ore 18.00: Giornalisti nel terremoto. Dai giornali locali a quelli stranieri, il terremoto fu raccontato in diversi modi; con enfasi, dolore, pietà, rabbia. Giornalisti e scrittori scrissero di una regione devastata e del suo popolo, attore involontario di una rappresentazione che commosse il mondo. Leggiamo le pagine di quei giorni. Ospiti: i giornalisti Ido Cibischino e Andrea Ioime. Intervento e letture di Antonella Iaschi, accompagnata al sax da Francesco De Marco e alla fisarmonica da Gianfranco Lugano.


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