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“Estate di San Martino in osteria” a Udine: taglio e tartina a prezzo calmierato

Saranno 21 le realtà a Udine, ma non solo, che proporranno altrettanti menù, a prezzi calmierati per l’occasione organizzata da Confesercenti Udine

Se c'è una cosa che non cambierà mai, a Udine, è la voglia dei suoi cittadini di rispettare le tadizioni enogastronomiche. E dopo la pausa forzata del 2020, saranno tanti gli udinesi ad accogliere calorosamente il ritorno della manifestazione "Estate di San Martino in osteria", in previsione l'11, il 12 e il 13 novembre. 

La manifestazione

Saranno 21 le realtà a Udine, ma non solo, che proporranno altrettanti menù, a prezzi calmierati per l’occasione organizzata da Confesercenti Udine, Comitato Friulano Difesa Osterie, Pro Loco Città di Udine. La tre giorni dedicata al gusto si intitola “Non solo l’oca” e intende proporre piatti tipici «con protagonista l’oca ma non solo, nei locali del territorio», ha ricordato Marco Zoratti, presidente di Confesercenti Udine. Assieme ad alcune osterie di Udine (Da Artico, Pieri Mortadele, Ai Vecchi Parrocchiani, Osteria Da Lucia, Ex Provinciali, Al Canarino, Al Fari Vecjo, Ai Barnabiti, Al Fagiano, Cjanton Di Vin, Al Pavone, Osteria E Staffa, Al Pignolo, Al Lepre – Gustâ, Al Vecchio Stallo, Osteria Alle Volte, Osteria Mulinis, Quinto Recinto) parteciperanno anche La Polsade Delle Streghe di Caminetto di Buttrio, l’Osteria Da Afro di Spilimbergo, e Al Tirassegno di San Daniele del Friuli. Ognuna delle
realtà coinvolte proporrà, durante i tre giorni, un menù pensato ad hoc e accompagnano da un’abbinata di vino, il tutto a prezzi calmierati, dai 3,50 ai 20 euro.

 Anche in quest’occasione è stato realizzato un menù plurilingue: italiano, tedesco e friulano, grazie allo Sportel linguistic regjonâl pe lenghe furlane dell'ARLeF. «Il mantenimento delle tradizioni enogastronomiche e conviviali tipiche del nostro Friuli – ha dichiarato Marco Zoratti presidente di Confesercenti - rappresenta da un lato la necessità di sentire vivo il legame con il passato e da un altro la proiezione culinaria, e dello stare insieme, del presente e del futuro». L’11 novembre c’era l’usanza di mangiare, cucinata in mille modi, quella che era considerata la regina della tavola, l’oca: un pasto saporito da gustare prima del tempo di penitenza e digiuno che anticipava il Natale. «Abbiamo ritenuto importante, dopo un anno di pausa a causa dell’emergenza pandemica, ricominciare ripercorrendo la tradizione e dedicando le tre giornate di “Estate di San Martino in osteria” a questa ricorrenza», ha concluso Enzo Mancini, presidente del Comitato Difesa Osterie Friulane. La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle normative vigenti, pertanto per partecipare sarà necessario il green pass


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