Eventi

I "Carmina Burana" di Orff in castello con i Filarmonici friulani e il coro Fvg

Oltre 150 musicisti sul palco del piazzale del Castello di Udine porteranno, nell’estate udinese, i “Carmina Burana” di Carl Orff. Data unica per il grande evento musicale a Udine l’11 luglio alle 21.30 con l’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani, il Coro del Friuli Venezia Giulia, il Coro di Voci Bianche Artemìa sotto la direzione del M° Igor Vlajnić

L'estate friulana si arricchisce di un appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica: i “Carmina Burana” di Carl Orff, l’11 luglio, alle ore 21.30 in Castello a Udine. La celebre cantata scenica profana dal grande impatto visivo e sonoro si inserisce, infatti, nel programma di UdinEstate il calendario di eventi cittadino promosso dal Comune di Udine. A portare i 24 brani per orchestra, cori e voci soliste sul palco del piazzale del Castello è una fortunata unione di realtà musicali della Regione: l’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani, il Coro del Friuli Venezia Giulia preparato dal M° Cristiano Dell’Oste, il Coro di Voci Bianche Artemia di Torviscosa preparato dal M° Denis Monte, il soprano Laura Ulloa, il tenore Fabio Cassisi e il baritono Hao Wang. A dirigere la produzione è il M° Igor Vlajnić, giovane direttore classe 1984, direttore principale al Teatro Nazionale Croato di Rijeka.

I testi dei “Carmina Burana” sono tratti da una raccolta di poemi medievali risalenti all’XI e XII secolo, opera di goliardi e clerici vagantes, custoditi all’interno del Codex Buranus in un isolato monastero bavarese. Solo nel 1847 fu pubblicato il manoscritto per la prima volta e quasi un secolo più tardi, tra il 1935 e il 1936, il compositore Carl Orff diede ai “Carmina Burana” la forma musicale ormai nota in tutto il mondo. I Carmina Burana sono, infatti, oggi il modello e l’archetipo della maggior parte delle rappresentazioni musicali del Medioevo dalle colonne sonore cinematografiche agli eventi d’ispirazione storica. Orff è riuscito, con la sua musica e utilizzando i testi originali, a creare un’ambientazione pseudo medievale che riprende tutti i topoi più noti del tempo. In un’ora di musica e canto si passa dal sacro al profano, dal canto d’amore alla goliardica spensieratezza della taverna, sempre sotto lo sguardo vigile della sorte, O Fortuna, “che sempre discende e sale governando le sorti del mondo”. Di fatto, tutto ciò che oggi associamo al Medioevo dal punto di vista musicale è, in qualche modo, connesso ai “Carmina Burana” e alla potente suggestione che sono capaci di creare.


Si parla di