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"Incanto", il documentario su Don Pressacco, in prima assoluta ad Aquileia

Un viaggio di scoperta attraverso la ricerca storica e le originali intuizioni di uno dei protagonisti della scena culturale friulana di fine Novecento: don Gilberto Pressacco. Di questo racconta "Incanto", il documentario del regista friulano Marco D'Agostini che verrà proiettato ad Aquileia stasera alle 21 in piazza Capitolo in prima assoluta.

Pressacco

Il pensiero di Don Pressacco è stato un caleidoscopio di suggestioni, un continuo gioco di rimandi: dagli studi in ambito musicale al tema della danza sacra e popolare, fino all’avvincente interpretazione dei mosaici della basilica di Aquileia. Con la sua ricerca ha riannodato fili dispersi e sparpagliati dal tempo, giungendo a collegare l’Aquileia del I sec. d.C. con Alessandria d’Egitto, a quel tempo la vera capitale del Mediterraneo.

Il documentario

Grazie alla testimonianza di coloro che hanno condiviso il suo lavoro, questo viaggio di scoperta aiuta ad interpretare la nascita e la diffusione del Cristianesimo Aquileiese. A vent’anni dalla sua scomparsa, il lascito di don Gilberto Pressacco ha un’inestimabile valore culturale e avvalora l’idea di un Friuli terra di confine, ricco di storia e arte, crocevia di culture e spiritualità libere.

D'Agostini

"Mi sono avvicinato alla figura di don Gilberto Pressacco - racconta il regista - in modo lento, graduale. Il coinvolgimento da parte dell’Associazione a lui dedicata in alcuni progetti di documentazione audiovisiva ha innescato in me la curiosità di approfondire una figura che veniva così tanto ricordata e riconosciuta. Dal 2015 ho iniziato a leggere l’opera omnia curata dal professor Luca De Clara, L’arc di San Marc, e a farmi raccontare da chi lo conosceva bene non solo il ricercatore, ma anche la persona Gilberto. Ho potuto così scoprire una figura dal temperamento vulcanico e intuitivo, un vero e proprio detective della cultura. Il suo carisma magnetico veniva applicato con determinazione nella ricerca dove riuscì a intraprendere una strada nuova e importante per la scoperta del Cristianesimo aquileiese e nella direzione corale. Proprio questi due argomenti, insieme agli aneddoti di una vita e ai materiali di archivio mi hanno spinto a considerare Gilberto Pressacco come protagonista di un progetto audiovisivo non solo per la ricchezza e importanza dei contenuti ma anche per la possibilità di commistione di linguaggi che gli stessi consentono".


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