Eventi

“Venezia Ottocento. Arte, collezionismo, connoisseurship”, l'incontro in Casa Cavazzini

Casa Cavazzini ospiterà l'incontro pubblico “Venezia Ottocento. Arte, collezionismo, connoisseurship” di cui saranno protagoniste Linda Borean, docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Udine, e Isabella Collavizza, studiosa e ricercatrice presso lo IUAV a Venezia. A conversare con loro, la scrittrice e giornalista Elena Commessatti e la conservatrice responsabile del museo Vania Gransinigh. A introdurre la serata, realizzata in collaborazione con l’Associazione Mulino a Nord Est, sarà il direttore del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’ateneo cittadino Andrea Zannini.

L'incontro

L’occasione è offerta dall’uscita di due volumi editi da Forum: La Galleria Manfrin a Venezia. L'ultima collezione d'arte della Serenissima (2018) a firma di Linda Borean e Dall'epistolario di Emmanuele Antonio Cicogna (2017) opera di Isabella Collavizza. Si tratta di due lavori interconnessi e legati a doppio filo dalle personalità di Girolamo Manfrin ed Emanuele Antonio Cicogna che con la loro appassionata attività nell’ambito del collezionismo e della conoscenza storico-artistica segnarono l’epoca di passaggio tra l’erudizione settecentesca e lo storicismo romantico a Venezia nel corso del XIX secolo.

La storia

Arricchitosi con il monopolio della manifattura del tabacco e divenuto membro onorario dell’Accademia di Belle arti, Girolamo Manfrin riunì nel suo palazzo a Cannaregio l’ultima grande collezione d’arte della Serenissima, in cui si concretizzava una storia visiva della pittura, con particolare riguardo alla scuola veneziana dalle origini sino al Settecento, e che contemplava opere quali la Vecchia e la Tempesta di Giorgione (entrambi oggi a Venezia presso le Gallerie dell'Accademia). L’incontro permetterà, grazie al lavoro di ricerca svolto da Linda Borean, di ripercorrere le tappe salienti della formazione della raccolta, assemblata con la consulenza di esperti quali Pietro Edwards, allora presidente dell’Accademia, e soprattutto i momenti nodali della sua dispersione nel corso dell’Ottocento tra collezionisti privati e musei pubblici, fra cui la National Gallery di Londra e le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Tra i molti esperti da cui Girolamo Manfrin si fece affiancare nelle sue scelte collezionistiche rientra a pieno titolo anche la personalità di Emmanuele Antonio Cicogna erudito, conoscitore d'arte e pure lui piccolo collezionista nella Venezia dell'Ottocento. Fra i maggiori conoscitori della tradizione letteraria bibliografica e storico-artistica della Repubblica veneziana, egli spiccava quale personaggio di riferimento per il mondo intellettuale del tempo. Attraverso l’esame del fondo documentario Cicogna conservato presso il Museo Correr di Venezia, in particolare del corposo e ancora inedito epistolario è stato possibile restituire nuova luce alla sua figura, riletta nell’inesplorata veste di versatile informatore-intermediario in contatto con una amplissima e vivace comunità di artisti e intellettuali, nell’affascinante ruolo di ‘consulente’ per studiosi e conoscitori d’arte a livello nazionale o, ancora, nella collaborazione attiva con i principali istituti di cultura veneziani del tempo. Facendo perno sulle due personalità di Manfrin e Cicogna sarà così possibile ricostruire l'atmosfera di un'intera epoca che vide il sorgere di un rinnovato senso della storia ponendo le basi per la nascita di una disciplina – quella della storia dell'arte – che costituisce ancora oggi l'imprescindibile sostrato per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico.


Si parla di