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Licôf: si alza il sipario sul "Teatri Stabil Furlan"

L’associazione Teatri Stabil Furlan inaugura la sua attività venerdì 6 e sabato 7 dicembre al Teatro San Giorgio a Udine con Licôf, due giorni di incontri, messinscene e iniziative con drammaturghi, attori e registi, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio della tradizione teatrale friulana.

Fâ licôf in friulano significa inaugurare con una bevuta la casa appena costruita. Con questo spirito l’associazione TSF, da poco costituita dando seguito all’idea formulata da Nico Pepe nel 1979 e portata avanti con impegno da Bepi Agostinis, ha inteso coinvolgere registi, attori e drammaturghi friulani per dare vita a due giorni di spettacoli.

Il coordinatore artistico, Massimo Somaglino, d’accordo con i soggetti coinvolti, ha individuato sei ambiti teatrali, ciascuno dei quali è stato assegnato a un drammaturgo che ha proposto un testo, che andrà in scena in versione ridotta, una sorta di trailer di venti minuti circa. Il Licôf, ossia l’inaugurazione, si gioverà inoltre della presenza di studiosi e operatori legati al mondo della cultura friulana come Gianni Cianchi, Francesca Gregoricchio, William Cisilino e Paolo Patui, che presenteranno e approfondiranno i testi teatrali proposti.

Venerdì 6 alle 19.00 sarà rappresentato, con la regia di Serena Di Blasio, FOUR di Claudio Moretti, Fabiano Fantini e Elvio Scruzzi, testo proposto da Carlo Tolazzi per l’ambito ‘Drammaturgia contemporanea’. A indossare i panni dei tre ultras che si ritrovano fuori dallo stadio in adrenalinica attesa dei biglietti per la partita di Coppa della loro squadra del cuore saranno Daniele Fior, Renato Rinaldi e Valdi Tessaro.

Alle 20 sarà la volta di (Marta), testo proposto dal laboratorio di drammaturgia MateâriuM per l’ambito ‘Nuove proposte’ e scritto da Alessandro Di Pauli, Stefania Ursella e Dario Paolo D’Antoni. La regia è a cura di Paolo Nikli e a interpretare Marta Fiascaris, sandanielese al centro di uno dei più documentati e controversi processi dell’Inquisizione del ‘600, sarà la voce di Aida Talliente, accompagnata dalle musiche di Daniele Ceccato.
Alle 21 chiuderà la serata La Casa, il primo dramma teatrale di Siro Angeli, poeta, drammaturgo e sceneggiatore nato a Cesclans, in Carnia, nel 1913 e morto a Tolmezzo nel 1991. Il testo, proposto da Paolo Patui per l’ambito ‘Teatro di tradizione’, andrà in scena con la regia di Carlotta Del Bianco e tra gli attori che animeranno la casa carnica sopravvissuta al dramma dell’emigrazione ci saranno, tra gli altri, Caterina Comingio e Alessandro Maione.

Sabato 7 la rassegna si riaprirà alle 19 con Il diavolo e la gubana, testo scritto dall’autrice di poesie, racconti, romanzi, canzoni e spettacoli teatrali per bambini e ragazzi, Chiara Carminati, che lo ha proposto per la sezione ‘Teatro ragazzi’. La leggenda sull’origine della gubana, dolce tipico delle valli del Natisone, è stata tradotta in friulano da Priscilla De Agostini e adattata al teatro dei burattini di Michele Polo e Patrick Platolino, e alla distinta narrazione affidata alla voce di Sonia Cossettini.

Alle 20, con la regia di Claudio Mezzelani, andrà in scena Le donne di Gregoricchio, miscellanea di testi di Gianni Gregoricchio adattati e proposti da Paolo Sartori per l’ambito ‘Adattamenti teatrali’, e interpretati da Anna Pia Bernardis e Katia Zuiani.
La rassegna si chiuderà alle 21 con ‘L’ùALI DI DIU’ di Miklos Hubay, tradotto da Carlo Tolazzi nella variante della lingua friulana della Val Pesarina e proposto per l’ambito ‘Traduzioni’ da Massimo Somaglino, cui è stata affidata anche la regia. Il titolo originale, Elnémulás, significa “Ridurre in silenzio” e la tragedia, che sarà interpretata da Aida Talliente e Marco Rogante, è dedicata dal drammaturgo ungherese alla morte di una lingua e alla sua necessaria difesa.

Con Licôf, in definitiva, il Teatri Stabil Furlan intende offrire al pubblico alcuni assaggi dei generi teatrali in lingua friulana, con l’intento di coltivare per poi produrre i progetti più promettenti, in piena sintonia con le realtà già impegnate nella valorizzazione del teatro friulano.


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