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Mario Turello racconta l'intellettuale friulano Tito Maniacco

Mario Turello, saggista e critico letterario, racconta la figura di Tito Maniacco, intellettuale friulano e critico della friulanita` di maniera.

L'incontro

Era critico verso l’establishment della cultura dominante e verso la visione della storia del Friuli vista dalla prospettiva delle classi dirigenti. Ma era critico anche verso i friulani stessi, che guardava, lui friulano, attraverso una lente distaccata e con occhi severi come un popolo remissivo, pondamentalmente reazionario e chiuso. Tito Maniacco (Udine, 1932 - 2010), intellettuale, scrittore, poeta, artista, figura poliedrica, di formazione marxista e fede comunista fino alla fine, voce a lungo ignorata nei canali ufficiali della cultura e dell’informazione sarà oggetto della prossima conferenza organizzata dall’Università Popolare di Udine. Il titolo della conferenza, che sarà tenuta dal professor Mario Turello è Tito Maniacco, un maestro. «Forse questi occhi crudeli sono il solo modo intelligente che possa avere uno scrittore per amare il proprio paese», scriveva Tito Maniacco nel 1995 nel suo libello L'ideologia friulana. Critica dell'immaginario collettivo. “Un libro che tanto - scrive Turello - eppure troppo poco, irritò coloro che si sentirono chiamati in causa dalle accuse di provincialismo, conservatorismo, ritardo culturale, falsa coscienza, accuse tanto più brucianti quanto più autorevoli, mosse da un intellettuale progressista di sincera indefettibile militanza, di raffinata vastissima cultura, lucido ermeneuta e critico della nostra storia e della nostra contemporaneità: tra i pochi capaci di demistificare le maniere, le ipocrisie, le falsificazioni di un localismo asfittico, retorico, codino.” Tra il 1977 e il 1979 pubblicò, in tre volumi illustrati da Ferruccio Montanari, I senza storia. Storia del Friuli (ne derivarono la Breve storia del Friuli e la Breve storia di Udine) del 1997 è La patata non è un fiore. Vivere e morire da contadini: opere improntate alla storiografia francese delle Annales. Cospicua la sua coltissima produzione letteraria che comprende raccolte poetiche, racconti e romanzi; tra questi gli autobiografici Maestri di mont (2007) e Figlio del secolo (2008). Oscurato dalla stampa locale per l’appartenenza politica, solo verso la fine degli anni Ottanta cominciò a collaborare ad alcune testate, trovando ospitalità in «Tuttoudine» prima, poi nel «Gazzettino» e nel «Friuli», diventato successivamente «Il Nuovo FVG».

Mario Turello

Mario Turello Saggista e critico letterario, è autore di articoli e saggi apparsi su quotidiani, periodici e rivista culturali. Si è occupato in particolate di Gianni Rodari, Italo Calvino, Umberto Eco, Primo Levi, Mircea Eliade, Aldous Huxley e della produzione letteraria del Friuli Venezia Giulia. In volume ha pubblicato due monografie su Giulio Camillo Delminio, indagando sui rapporti tra la mnemotecnica rinascimentale e l’informatica, e ha curato l’opera omnia del poeta barocco Ludovico Leporeo.


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