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Messa dello Spadone a Cividale

Il 6 gennaio per Cividale del Friuli non è solo la festa dell’Epifania, ma è il giorno della "Messa dello Spadone". Il rito religioso, tra i più originali che la Chiesa Romana ha conservato, e un’attenta rievocazione storica catapultano la città longobarda indietro nel tempo, al XIV secolo, ricostruendo un frammento importante della storia cittadina e friulana.

Il rito solenne si celebra nel Duomo cittadino, il 6 gennaio, dalle 10.30. A seguire, la rievocazione storica dell’entrata del Patriarca Marquardo von Randeck avvenuta a Cividale nel 1366 (possibile entrare in duomo fino alle ore 10.15).

Le origini

Nel tempo, diversi storici hanno cercato di svelare il mistero che avvolge quest’antica cerimonia con diverse interpretazioni. Di questa messa, infatti, non si ha ancora precisa documentazione su origine e significato. L’appellativo “dello Spadone” deriva dal fatto che, durante la cerimonia liturgica, fa la sua comparsa una spada, appartenuta al Patriarca Marquardo di Randeck; spada che il Diacono usa, in diversi momenti, sollevandola e fendendo l’aria in segno di saluto, quando si rivolge al clero disposto nel coro, e ai fedeli. La tesi più accreditata è quella che vuole dare alla cerimonia il doppio significato liturgico e politico, in quanto celebrata dal Patriarca all’atto del suo insediamento. Il Patriarca, infatti, era anche uomo d’arma, perché deteneva il potere temporale di un vasto territorio: il Patriarcato d’Aquileia. La tesi può essere ulteriormente avvalorata dal fatto che il Diacono, con un elmo piumato in testa, durante alcuni momenti del rito impugna con la mano destra la spada e con la sinistra l’Evangeliario.

Dopo la messa 

Al termine della messa, Cividale sarà teatro della rievocazione storica dell’entrata nella cittadina ducale del patriarca Marquardo von Randeck, avvenuta nel 1366. Centinaia di figuranti animeranno le vie del centro al termine del rito liturgico: la comunità si appresterà ad accogliere il Patriarca sfilando da Borgo di Ponte, mentre - accompagnato dai Ministeriali Maggiori - Marquardo von Randeck entrerà da Porta San Pietro e raggiungerà in corteo piazza del Duomo. Qui, con una suggestiva cerimonia, i nobili liberi e i castellani di Cividale omaggeranno il Patriarca con preziosi doni, il popolo agricoltore consegnerà la canipa in segno di fedeltà, il Principe della Patria decreterà la reinvestitura di alcuni feudi, il maestro d’arme condurrà una tenzon cortese ed, infine, Marquardo von Randeck riceverà la spada da stocco in segno del potere temporale mentre la Comunità tutta giurerà solennemente la fedeltà al Patriarca. Oltre 150 i figuranti protagonisti di quella che si annuncia una sfilata di grande impatto e coinvolgimento, anche grazie alle musiche, rinnovate e sempre più aderenti alla tradizione originale dell’epoca.


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