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"Vocali", a Udine l'inaugurazione della mostra di Giovanni Frangi

Sabato 19 settembre, in occasione del festival vicino/lontano 2020, negli spazi della Stamperia d'arte Albicocco di Udine sarà inaugurata la mostra "Vocali" di Giovanni Frangi (Milano, 1959), che presenta al pubblico l'ultimo lavoro realizzato in collaborazione con la stamperia d'arte udinese.

La mostra

L'esposizione, poi, potrà essere visitata fino al 22 novembre prossimo. "Prende ispirazione da una delle più celebri poesie della modernità il ciclo che Giovanni Frangi presenta a Udine. Voyelles (1871) è il capolavoro di Arthur Rimbaud; Vocali è il titolo di questa serie di incisioni all’ acquatinta. Il poeta si avventura in un gioco visionario di associazione tra il suono delle vocali, componenti minime del linguaggio, e i colori. La A è il nero a cui si oppone il bianco che risuona nella E; la I è il rosso violento che crea un attrito con il verde che risuona nella U; infine la O associata al blu, colore abissale che rimanda all’Omega. Frangi qui segue la logica eccitata del grande poeta che va di contrasto rispetto ad accoppiamenti di segno naturalistico, per lasciar spazio ad associazioni più libere e visionarie. È una scelta ancor più significativa in quanto – con Vocali – Frangi rivisita alcuni tra i motivi centrali della sua produzione: gli arcipelaghi, Venezia, i sassi, il fiume, le baite sulle pendici del San Bernardino. Ognuno di questi temi viene presentato con associazioni che ne forzano la visione: così l’arcipelago è il nero che riporta ai “golfes d’ombre” della poesia. Il bianco è una Venezia filtrata da uno sguardo fantascientifico. Le nevi scoscese del San Bernardino sono bagnate di un rosso quasi cruento. Sulle acque del torrente è stata proiettata una luce verde smeraldo. Infine i sassi galleggiano come meteoriti dentro la profondità di un blu cosmico. Con queste associazioni cromatiche dissonanti le immagini di Frangi innescano stimolazioni sensoriali impreviste, secondo quel metodo sinestetico che Rimbaud ha attivato con i suoi versi".


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