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Udine celebra i 40 anni dal terremoto con “Kaos ’76: la notte che cambiò il Friuli”

Il Comune di Udine – Civici Musei celebra il quarantennale del terremoto in Friuli con la mostra “KAOS ’76: la notte che cambiò il Friuli”, che inaugura all’ex Cinema-Teatro Odeon di Udine il 6 maggio 2016 alle ore 21, a quarant’anni esatti dalla scossa avvenuta nel 1976, e termina il 3 luglio. Promossa dall’amministrazione comunale e Regione Friuli Venezia Giulia e organizzata da Vicino/lontano, la mostra include video e audio originali, fotografie, copertine di giornali e interviste, in un racconto dinamico che fa rivivere anche emozionalmente il tragico evento e le sue conseguenze.

"La memoria – afferma l'assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone – è un percorso collettivo e attuale in una comunità: la storia del Friuli, di cui Udine è il capoluogo, è stata segnata in maniera indelebile dal terremoto del 1976 e dal modo in cui questa comunità, in virtù dei principi della solidarietà, della delega responsabile e della coesione morale, ha gestito e vinto la sfida della ricostruzione. Solo con la memoria possiamo guardare avanti. Senza retorica, abbiamo voluto proporre un'esposizione che accompagni i visitatori in “un viaggio al termine di quella notte” dalla quale tutto partì. Un viaggio che allo stesso tempo è simbolico e reale all'interno di un altro spazio della memoria del Friuli, l'ex cinema Odeon, che riteniamo indispensabile provare a recuperare e far rivivere".

L’esposizione accosta il patrimonio fotografico dei Civici Musei di Udine ai materiali forniti da Associazione dei Comuni terremotati, Associazione Radioamatori Italiani di Udine, Biblioteca Civica “V. Joppi”, Brigata Alpina Julia, CRAF, Cineteca del Friuli, Istituto Luce, Vigili del Fuoco di Udine, Rai.

Curata dal Conservatore dei Civici Musei Silvia Bianco e per Vicino/lontano da Luigi Montalbano e Alessandro Verona, la mostra crea una sequenza fatta di luci e ombre, suoni e immagini che svelano lentamente l’allestimento. Si parte dall’audio originale della scossa principale che si ascolterà nel buio della sala, per passare alle prime immagini notturne catturate nei luoghi della tragedia; a seguire, i primi commenti a caldo dei principali sistemi d’informazione del tempo fino a che le luci illumineranno la sala svelando l’allestimento nella sua interezza. Il crescendo espositivo raccoglie anche alcuni contributi dei radioamatori dell’epoca, che supportarono l’emergenza e coordinarono l’intervento dell’esercito e delle forze dell’ordine. 

La mostra accompagna il visitatore in un “viaggio al termine della notte” che appartiene ad un altro secolo, anzi ad un altro millennio: un mondo analogico che, elaborato attraverso le tecnologie digitali, dà forma e vita ad un’installazione multimediale.

L’approccio all’esposizione è suddiviso in due momenti che simboleggiano la notte (la scossa, il buio, la polvere) e il giorno (la luce e la scoperta delle dimensioni della tragedia). Nel foyer del cinema verrà presentata un’immagine “senza tempo”, prima della scossa, dei comuni distrutti e gravemente danneggiati dal sisma, una selezione di fotografie tratta dagli archivi Friuli, Brisighelli e Pignat, che racconta il Friuli dagli anni Trenta agli anni Settanta: paesaggi, luoghi e persone.

La scelta dell’ex Cinema-Teatro Odeon come sede dell’esposizione è una scelta in continuità con la riapertura temporanea, grazie a Vicino/lontano, avvenuta nel 2015 per la mostra “Tokyo Beyond”: un’ulteriore occasione per sostenere il processo del possibile recupero definitivo dell’edificio, da restituire alla città come contenitore multi-funzionale.

L’evento è realizzato per iniziativa del Comune di Udine – Civici Musei e della Regione Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio della Provincia di Udine e dell’Università degli Studi di Udine, l’organizzazione di Vicino/lontano e il sostegno del Gruppo Autostar. 

La ricorrenza del sisma sarà anche un’occasione per mettere a confronto il cosiddetto “modello Friuli” con le diverse esperienze di ricostruzione in Italia – dal Belice all’Aquila: ne converseranno venerdì 6 maggio a vicino/lontano 2016 Giovanni La Varra, Bartolomeo Pietromarchi Andrea Tagliapietra (ore 18, Chiesa di San Francesco). vicino/lontano 2016 ospiterà anche la presentazione in anteprima del volume “La notte che il Friuli andò giù” a cura di Bottega Errante edizioni.


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