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Un portale e una app per gli appassionati di botanica carnica

La Carnia ospita una flora ricca e interessantissima, con molte specie endemiche che hanno sopravvissuto alle glaciazioni su cime libere dai ghiacci. Questo partimonio naturalistico, ancora poco noto e ancor meno valorizzato, potrebbe essere una risorsa importante per favorire il turismo naturalistico, anche a livello internazionale. Il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, grazie a SiiT, un progetto Interreg Italia-Slovenia, ha creato un nuovo portale e un’app per telefonini, entrambi in lingua inglese, che permetteranno ai turisti stranieri curiosi di natura di scoprire il nome delle più di 1200 piante che crescono tra Ampezzo Carnico e Sauris.

L’Università di Trieste gestisce da anni il Centro Studi di Botanica Alpina del Passo Pura, ove da più di trent’anni migliaia di studenti hanno seguito i corsi estivi di botanica, geologia e zoologia. A partire dal 10 luglio, il Centro ospiterà per due settimane un nutrito gruppo di studenti dell’Università di Manchester, che si cimenteranno in un corso pratico di ecologia. I nuovi strumenti d’identificazione in inglese sono stati creati in collaborazione con l’Università di Manchester e il suo Museo di Storia Naturale per essere utilizzati dagli studenti inglesi nel loro lavoro di campo, e allo stesso tempo serviranno come utilissimi strumenti di promozione della ricca biodiversità della Carnia per i turisti stranieri. Essi verranno presentati ufficialmente dal Prof. Pier Luigi Nimis Venerdì 11 luglio alle ore 10.15 presso il Centro di Botanica Alpina del Passo Pura (Ampezzo Carnico, UD); dopo la presentazione i partecipanti potranno sperimentare la nuova app per telefonini sulle morene antistanti il Centro. L’intero evento si terrà in lingua inglese.


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