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Il “Premio Darko Bratina. Omaggio a una visione” a Dalibor Matanić

Parte martedì 22 novembre dal Cinema Visionario di Udine (ore 19.30) la rassegna cinematografica “Premio Darko Bratina. Omaggio a una Visione”, organizzata dal Kinoatelje, quest’anno tutta dedicata al giovane, pluripremiato e prolifico regista croato Dalibor Matanić (Zagabria, 1975). In sette giornate, fino al 29 novembre, si potranno scoprire i suoi film, tra incontri, dibattiti e proiezioni che si terranno tra Italia e Slovenia. Gorizia, Nova Gorica, Lubiana, Isola d’Istria, San Pietro al Natisone e Trieste sono le altre località interessate dal festival monografico itinerante proposto dal Kinoatelje in memoria del suo fondatore, il sociologo, politico e critico cinematografico Darko Bratina.

L’autore scelto quest’anno è una figura di spicco del cinema croato. Il suo sguardo, svincolato da canoni artistici precisi, è legato al presente, ai rapporti umani, a temi anche scomodi come la sessualità, l’Aids, le migrazioni. Per capire meglio le produzioni del regista, noto in Italia per il suo apprezzato »Sole alto«, insignito con il Premio della giuria 2015 alla sezione »Un certain regard« del Festival di Cannes, il festival si inaugura alla sua presenza e con la proiezione di due suoi cortometraggi: »La festa« (2009, 15') e »Siccità” (2002, 14'), seguiti dal lungometraggio “Kino Lika” (2008, 122’). Il primo titolo racconta la storia di una tranquilla, quasi idilliaca giornata di sole nella cittadina croata di Vukovar, dove una ragazza si reca assieme agli amici per partecipare a una festa sulle rive del Danubio che viene brutalmente interrotta. Il film, parte della serie di cortometraggi “Omnibus 6/6”, narra l’esperienza di sei ragazze diverse che vivono in luoghi geografici differenti in un immaginario presente.

“Siccità” fa anche parte della stessa serie di cortometraggi e racconta di una ragazza che vive su una remota isola dell'Adriatico, dove è l'unica a riuscire a camminare. Perciò si sforza in tutti i modi di dare l'impressione che sull'isola tutto sia normale. Kino Lika è una sorta di horror film e si concentra invece sull'unica casa di un villaggio di montagna dove vivono un giovane calciatore, una ragazza grassa e un contadino povero. Questa regione isolata del Paese si ritrova nel mezzo del referendum sulla adesione all'Ue, fatto che nessuno dei protagonisti considera minimamente in quanto assorbiti dai loro problemi personali. I film sono a ingresso libero, sottotitolati in italiano. 

Mercoledì 23 il Festival prosegue al Palazzo del cinema di Gorizia con un masterclass alla presenza dell’autore (9 - 18) e la serata d’onore con il regista, a cui verrà consegnato il premio. Seguirà la proiezione del suo acclamato “Sole alto”. Collaborano alla serata udinese il Cec, Centro espressioni cinematografiche di Udine e la casa di produzione cinematografica Tucker film. Il festival è organizzato con il contributo di Regione FVG, Fondazione Carigo, Palazzo del cinema di Gorizia e Slovenski filmski center. 

 


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