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Progetti di sviluppo per la crescita della comunità: successo per il progetto EM2

Continua il lavoro iniziato da EM2 - marginalità al quadrato - un progetto Erasmus+ finanziato dalla Comunità Europea che vede la cooperativa di Tolmezzo Cramars capofila. Inoltre, il progetto vede la collaborazione della Confartigianato Imprese di Udine e altri sei partner provenienti da Italia, Lettonia, Slovenia e Ungheria.

Di cosa si tratta

Scopo del progetto è quello di sondare se esista ancora, in Alto Friuli, la voglia di stare assieme, di condividere momenti all'interno la comunità e di aiutarsi l'un l'altro. La risposta, in base al risultato dell'indagine svolta, sembrerebbe positiva. L'obiettivo di Cramars, quindi, è quello di responsabilizzare e coinvolgere le comunità della montagna attivando associazioni, municipalità e aziende affinché contribuiscano a dare un orientamento professionale alle persone in difficoltà attraverso la partecipazione a gruppi di lavoro. Un obiettivo verso il quale diverse realtà hanno dato chiari segnali di apertura e che presto diventerà realtà.

L'appuntamento

La presentazione dei risultati delle indagini condotte da Cramars nell'ambito del progetto EM2, condotte negli ultimi mesi, saranno presentate alle 20.00 di venerdì 31 gennaio a Resia.

Il lavoro

L'indagine si è basata su 58 interviste ad altrettante associazioni di volontariato, che rivelano come sia difficoltoso reperire risorse pubbliche e sottolineano le problematiche legate alle attività svolte in quanto non sono in grado di impattare nei confronti delle giovani generazioni. Quasi all’unisono le associazioni di volontariato reclamano nei confronti dell’ente locale la necessità di un piano di sviluppo e sono altresì favorevoli a collaborare anche con sodalizi for profit.

A chi è rivolto

L'intervento di EM2 è rivolto ai NEET - in italiano né-né, ovvero i giovani non impegnati nello studio, né nel lavoro - così come agli adulti poco qualificati alla ricerca di occupazione. Il progetto coinvolge, quindi, istituzioni locali, apparati pubblici, piccole e medie imprese, gruppi d’interesse, sindacati, centri per l’impiego, organizzazioni non governative, associazioni di volontariato e tutti gli enti locali che possono offrire un’opportunità a chi si trova in condizioni di emarginazione e che, di conseguenza, possono beneficiare degli effetti positivi che l’inserimento di nuova forza lavoro ha sullo sviluppo del territorio. Si interviene, perciò, per sviluppare la consapevolezza sociale dell’utilità della comunità nell’orientamento professionale.


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