Gli studenti del Marinelli presentano il loro libro sulle lettere d'amore di un partigiano friulano

“Quando anch’io potrò dire di avere una fidanzata? La storia di Bruno, partigiano innamorato” è un libro incentrato sulle lettere del giovane partigiano friulano Bruno Frittaion "Attilio" e nato dall'attività di ricerca del laboratorio di storia contemporanea del liceo scientifico Giovanni Marinelli di Udine.

Il libro

Al centro del nuovo romanzo ci sono un giovane amore spezzato e un inno alla libertà. Il libro sarà presentato al pubblico venerdì 6 dicembre all'ex caserma Osoppo di Udine.

L'incontro

Durante la presentazione del volume la docente Angela Schinella dialogherà con Matteo Dordolo e Luca Iob, entrambi studenti e autori della ricerca. In seguito, interverranno Marcella Zampieri, docente referente del laboratorio, e Antonella Lestani, presidente della sezione Anpi “Città di Udine”. Ancora, durante la serata l'insegnante Alice Spangaro proporrà letture tratte dal libro.

Il lavoro

Il libro nasce dal lavoro degli studenti-lavoratori che hanno esaminato le lettere inedite d'amore scritte alla fidanzata Edda dal giovane partigiano Bruno Frittaion "Attilio", nato nel 1925 a San Daniele e fucilato a Tarcento il primo febbraio 1945. Si tratta di un repertorio epistolare unico che – come si legge nella quarta di copertina - “trasmette energia e vita e accende l'interesse per quella storia così vicina e così sconosciuta”.

Il partigiano

Dopo l’8 settembre 1943, Bruno Frittaion abbandonò i banchi della scuola di avviamento professionale che frequentava, per unirsi ai partigiani del Battaglione “Pisacane” della Brigata Garibaldi “Tagliamento”. In breve tempo divenne il vicecommissario politico di un distaccamento del Battaglione “Silvio Pellico”, con il quale combatté sino al dicembre del 1944. Fu a metà di quel mese che, tradito da un delatore, il giovane partigiano cadde in mano alle SS italiane. Rinchiuso nel carcere di Udine, resistette alle torture, di cui portava ancora i segni quando, il 22 gennaio del 1945, fu processato e condannato a morte dal Tribunale militare territoriale tedesco.