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"Social Media, che commedia": a Gemona la presentazione del Patto di Comunità per il benessere digitale

La serata di presentazione del Patto di Comunità per il benessere digitale, dal titolo "Social media, che commedia", è dedicata alle famiglie degli studenti delle scuole di Gemona, Artegna e Montenars per festeggiare l'avvio ufficiale del patto.

L'iniziativa

Il Patto di Comunità è un esperimento, unico nel suo genere, che vede tre comuni uniti per concordare strategie e regole comuni per accompagnare insieme bambini e ragazzi a un uso equilibrato e positivo delle nuove tecnologie. Si tratta di un'alleanza genitori-scuola-territorio. La serata è organizzata da un comitato promotore di cui fanno parte, oltre i tre comuni, anche le associazioni di genitori Primaria Piovega e Sante Striche di Ospedaletto, l’Istituto comprensivo di Gemona, la scuola paritaria Santa Maria degli Angeli di Gemona, il Servizio sociale dei Comuni e l’Associazione MEC Media Educazione Comunità, che coordina il progetto.

L'ospite

Per l'occasione, ospite d'eccezione sarà l'attrice Caterina Tomasulo, in arte Catine, che vestirà i panni di alcuni esilaranti personaggi, tutti alle prese con tic e manie dei tempi moderni, scanditi da ritmi e abitudini dettati ormai dalle nuove tecnologie. Una commedia sui social media, appunto, ma soprattutto un’occasione festosa di confronto sulla possibilità concreta che una comunità unita possa arrivare dove una famiglia da sola sarebbe altrimenti in difficoltà.

L'organizzazione

“Per non rischiare malintesi - spiega Giacomo Trevisan, coordinatore regionale dell’associazione MEC -, è importante chiarire che questo non è un progetto contro le nuove tecnologie, anzi. Uno degli obiettivi è riconoscere l’importanza dell’utilizzo efficace di questi strumenti che saranno fondamentali nel percorso scolastico e lavorativo delle nuove generazioni. Anche per questo si vuole limitare le forme più passive e dannose di utilizzo promuovendo, al contrario, il loro utilizzo creativo e tecnico che fin dalla scuola primaria può essere introdotto nelle modalità adeguate, come già stanno facendo le scuole di Gemona del Friuli e Artegna. Al momento i riscontri sono stati buoni: il progetto, sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia, Impresa sociale Con i Bambini attraverso il progetto ProDigi e Slow Tech, in pochi mesi ha visto aderire 30 realtà del territorio, tra cui anche ristoratori, associazioni sportive, Scout, parrocchie, commercianti e altre associazioni”.


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