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A Udine il primo convegno del progetto "ripensare la disabilità"

Al centro del convegno, organizzato da ANFFAS Friuli Venezia Giulia, la CONVENZIONE ONU, che ha introdotto una “rivoluzione” nel mondo della disabilità per cui anche in Friuli Venezia Giulia vanno ripensate le politiche di welfare e l’organizzazione dei servizi

La Convenzione Onu del “lontano” 2006 ha introdotto una vera e propria rivoluzione politico/culturale introducendo il concetto che la persona con disabilità non è più solo “portatrice di bisogni” e di conseguenza un “carico” di cui la società si deve occupare: ne è parte integrante, titolare di diritti e quindi beneficiaria di tutte le politiche e i programmi, al pari degli altri cittadini. Nonostante sia stata ratificata in Italia con la legge 18 del 2009, non è ancora stata compresa e digerita dai governi e dalle forze politiche, né tantomeno applicata.  Anche in Friuli Venezia Giulia è necessario ripensare a uno sviluppo e a un riordinamento del welfare. Per approfondire il tema ed affrontare al meglio questi cambiamenti, l’Anffas (associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) Friuli Venezia Giulia Onlus, con il patrocinio, tra gli altri, dell’Anffas nazionale e in collaborazione con le Anffas locali, ha dato vita al progetto “Ripensare la disabilità” che comprende quattro incontri (a Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste) per far sì che la Convenzione ONU non resti una pura dichiarazione di intenti.

Attraverso il contributo di alcuni tra i  più autorevoli esperti italiani sul tema e la testimonianza di esperienze pratiche di professionisti che già operano in linea con i principi della Convenzione Onu, si intende offrire un metodo di lettura che venga ripreso nei prossimi tavoli di lavoro per il riordinamento del welfare regionale. Il primo appuntamento è previsto per sabato 24 ottobre a Udine dalle 8.45 alle 13 presso la Sala Consiliare della Provincia di Udine. Al convegno, moderato da Silvana Cremaschi, neuropsichiatra e consigliere regionale, interverrà Maria Sandra Telesca, assessore regionale alla salute e politiche sociali. Dopo la presentazione, affidata a Elisa Barazzutti, presidente dell’Anffas FVG, e i saluti istituzionali da parte di Elisa Battaglia, assessore provinciale alle politiche sociali e volontariato, spazio agli interventi di Adriano Pessina, docente di filosofia morale facoltà di scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore del Centro di Ateneo di bioetica, e Carlo Francescutti, Sociologo, dirigente Coordinamento socio-sanitario e responsabile SIL- Coordinatore Comitato Tecnico-Scientifico Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con disabilità. Seguiranno le testimonianze di buone prassi da parte di Chiara Terpini, neuropsicologa, che parlerà di “Un’esperienza di trattamento precoce per i bambini con autismo”, Laura Latini e Velda De Narda, rispettivamente logopedista e neuropsicomotricista, che porteranno “Un contributo operativo nella precoce identificazione dei ritardi di sviluppo psicomotorio del bambino”, mentre Simone Zorzi, psicologo e psicoterapeuta, affronterà il tema “La programmazione degli interventi: valore, sostegni e esiti”. A trarre le conclusioni del convegno sarà Roberto Speziale, presidente nazionale dell’Anffas.   


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