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Roberto Vecchioni porta "L'Infinito" al teatro Nuovo Giovanni da Udine

Roberto Vecchioni, fresco di nuovo album e nuovo tour, porterà "L'Infinito" al teatro Nuovo Giovanni da Udine in primavera.

I biglietti

biglietti per il concerto saranno in vendita a partire dalle 10:00 di giovedì 13 dicembre sul circuito Ticketone.

Il cantautore

Roberto Vecchioni, dopo cinque anni dall'ultimo disco "Io non appartengo più", torna con un nuovo album dal titolo "L'Infinito", pubblicato lo scorso 9 novembre. Un nuovo traguardo per una delle figure più autorevoli della musica italiana, a cui ne seguirà un altro, perché Vecchioni porterà questo nuovo lavoro in tour nelle principali città d’Italia.

L'album

“L’infinito”, contiene il ritorno sulla scena musicale di Francesco Guccini che, per la prima volta, duetta con Roberto Vecchioni nel singolo “Ti insegnerò a volare”, ispirato a Alex Zanardi. Due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, in un periodo in cui tutto si dissolve nella liquidità e nella precarietà culturale, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia del campione è la metafora della “passione per la vita che è più forte del destino”. “Questo brano - racconta Vecchionisi specchia direttamente in quella che è stata chiamata la “canzone d’autore” e che non c’è, non esiste più dagli anni ’70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice ed elementare oppure sottile e sofisticata, ma comunque cultura. Forse per questo Francesco Guccini (che ho fortemente voluto nel mio disco per quello che rappresenta, e lo ringrazio ancora di esserci stato), ha scelto di cantare con me”. Un album manifesto, “non 12 brani - come spiega ancora Vecchioni - ma un’unica canzone divisa in 12 momenti,  in una dimensione temporale verticale che rinvia al tema dalle suggestioni letterarie: la necessità di trovare l’infinito al di qua della siepe, dentro noi stessi. L’album è il frutto della collaborazione di un team d’eccezione, Lucio Fabbri (produzione artistica): pianoforte, piano elettrico, organo Hammond, violino, viola, fisarmonica, basso elettrico e chitarra elettrica; Massimo Germini: chitarra classica e acustica, chitarra 12 corde, mandolino, bouzouki, ukulele, liuto cantabile; Marco Mangelli: basso fretless; Roberto Gualdi: batteria e percussioni.


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