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"Rumore di fusa "

Dai tempi dei sumeri, più di seimila anni fa, il gatto è grande amico dell' uomo. L' antico Egitto li aveva innalzati al rango di divinità. Per secoli e secoli ha abitato le nostre case, ha difeso i nostri granai dall' assalto dei topi, ci ha fatto compagnia. Oggi il gatto, non è più solo un animale domestico, è uno della famiglia, è quasi un padrone di casa, ma un padrone affettuoso, che ti lusinga , ti si striscia addosso, ti fa le fusa e ti fa star bene. Ma non è sempre così. A volte la sua presenza è ingombrante, se è integro spesso sono guai, se figlia è un dramma. Così, ogni tanto accade quel che non dovrebbe mai accadere, l' abbandono. Succede, per esempio, sulla strada regionale 14, nei pressi di Palazzolo dello Stella. Tullio Serpillo, è proprietario di un ristorante con annesso un grande parcheggio, dove qualcuno, alla chetichella, magari quando è buio, molla i suoi ex amici, a volte una nidiata, lasciandoli al loro destino. In questo caso, un destino non proprio crudele, perché il ristoratore, fin dal primo caso, anni fa, si è impegnato per salvarli, per rifocillarli e per cercare qualcuno che potesse curarsi di loro. E qui entra in scena l' O.I.P.A ( Organizzazione Internazionale Protezioni Animali ) che ha la sede territoriale in Udine, il cui delegato è Edoardo Valentini. Nella Bassa friulana, operano alcuni volontari guidati da Marianna Toniutto, che oggi svolgono una intensa attività per seguire decine di colonie di felini. Non è un lavoro semplice, ma sicuramente è svolto con grande passione. Ornella Braida, Tamara Bellina, Silvana Casasola, Giorgia Migotto e Rosanna Odorico hanno compiti non facili per seguire gatti perloppiù inselvatichiti. E' un impegno continuo che non si limita alla alimentazione e alla pulizia dei luoghi, ma prevede, secondo la legge regionale 20/12, in collaborazione con il Medico Veterinario e con il Comune, sopraluoghi e censimenti, classificazioni, catture per la sterilizzazione e l' inserimento di microchip, la degenza post operatoria e infine il rilascio nella colonia, che è costantemente seguita da un volontario. Ma l' Oipa agisce nel territorio anche per sensibilizzare le persone al problema e l' incontro con Serpillo è sfociato in una manifestazione annuale, che si tiene il 17 febbraio, al Ristorante Da Michele a Palazzolo, dove dirigenti e operatori, sostenitori e persone comunque interessate, si ritrovano per valorizzare l' impegno in questo campo e per una raccolta di fondi che permettano la continuità dell' opera. L' anno scorso erano più di centocinquanta i convitati, ma chiunque altro sia convinto della bontà delle iniziative dell' Oipa, può partecipare prenotando entro il 10 del prossimo mese.


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