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Udine Design Week, la sesta edizione esplora i Mo(n)di Possibili

Anche quest’anno in via Mercatovecchio, a partire dal 2 marzo, apparirà la grande scritta Design, il segnale di partenza di Udine Design Week 22. Giunta alla sesta edizione, è la terza che viene realizzata nonostante le restrizioni anti-Covid in atto. Il Museo virtuale del Design del Friuli Venezia Giulia, organizzatore dell’iniziativa in collaborazione con Confindustria Udine e Fondazione Friuli e patrocinata da Comune di Udine e Università di Udine, scende in campo ancora una volta coniugando cultura, commercio, artigianato, industria, turismo. L’anno scorso la manifestazione ha avuto grande visibilità sui social media, toccando le 100 mila visualizzazioni solo su Instagram. «Abbiamo bisogno di calendarizzare – spiega Giuliana Ganzini, rappresentante del mondo dell’ospitalità udinese che partecipa alla manifestazione – iniziative capaci di restituire identità alla città di Udine secondo le vocazioni sue e del Friuli. E il design lo è».

Udine Design Week 22 offre, dal 2 al 22 marzo, un programma in cui i giovani sono protagonisti. Ripercorre il sentiero tracciato negli anni passati coinvolgendo architetti sotto i 30 anni e gli studenti di tre istituti superiori - il Liceo Scientifico Nicolò Copernico di Udine, l’Istituto Tecnico Raimondo D’Aronco di Gemona del Friuli e l’Istituto Tecnico Gian Giacomo Marinoni di Udine. Novità: la partecipazione del corso di Disegno del corso di laurea in Architettura dell’Università di Udine.

L'inaugurazione è prevista per il 5 marzo alle 16 a palazzo Morpurgo Valvason, mentre il Concorso Premio Udine Design Week si svolgerà dalle 16 di sabato 5 marzo alla stessa ora di mercoledì 15 marzo con le premiazioni in calendario domenica 20 alle 16 a palazzo Morpurgo Valvason.

Mo(n)di Possibili

«Stiamo per inaugurare - sottolinea Anna Lombardi, art director della manifestazione - una Udine Design Week dal titolo Mo(n)di Possibili. Tema improvvisamente diventato quanto mai attuale. I mondi a cui noi pensiamo sono mondi buoni, pacifici, solidali dove il design aiuta concretamente. Non esiste solo il design dei mobili o della moda. Esiste il design che si occupa dei problemi quotidiani di tutti, che risolve alcune difficoltà. Non è per giustificarsi ma per sapere, se non per sognare».

Dal canto suo, Davide Boeri, referente dell’iniziativa per Confindustria Udine, si fa portavoce dell’interesse degli imprenditori friulani per questa iniziativa, «capace – commenta – di coniugare design, industria e territorio con la finalità di generare un’interconnessione e una contaminazione dagli effetti positivi per la crescita e lo sviluppo delle stesse attività produttive. Udine Design Week offre a noi imprenditori l‘opportunità di pensare fuori dai nostri schemi entrando in contatto con nuovi mondi e nuovi punti di vista, non ultimo quello degli studenti coinvolti. Per contro, ravviso anche la possibilità, da un lato, per i professionisti del design di interagire e collaborare con le imprese del territorio, e, dall’altro, per i ragazzi, di fare una prima incursione nel mondo del lavoro».

Il programma

Il concorso al Premio Udine Design Week per il miglior progetto di vetrina di Udine coinvolge aziende, negozi e architetti in una vera e propria inseminazione di creatività finalizzata alla realizzazione di progetti ad hoc. 

In città saranno allestite dodici vetrine in cui si potranno vedere le interpretazioni del tema nei progetti di architetti e designer. Alcuni sono all’insegna della sostenibilità, come Loom-the-Wood, un progetto che permette di recuperare anche i più piccoli elementi di scarto del legno al fine di valorizzarli ridando loro nuova vita, Spazi immaginari, per riutilizzare gli scarti del marmo, o Cartoni/i/Animati.  Altri mettono in guardia su quanto tempo ci rimane per creare dei mondi alternativi e possibili a quello di adesso, come Il tempo è adesso e Abbiamo una sola Terra. I mondi possono essere quelli spiati dal buco di una serratura – Spiragli – oppure quelli messi in relazione tramite inedite Connessioni. E non manca la proposta di una vetrina architettonica per arricchire le facciate del centro storico di Udine con installazioni green.

Le mostre

Due piccole mostre ci conducono nel mondo “buono” della cooperazione internazionale e nel mondo visionario e “disequilibrante” delle architetture della mente: Gioie d’Autrice, collezione di gioielli disegnati da donne e realizzati in Cambogia dalla scuola sociale Il Nodo, e Diversi gradi di libertà. Omaggio a Ugo La Pietra. 

Le vetrine e le piccole mostre saranno sempre visibili come fossero un museo a cielo aperto, ma il Liceo Copernico anche quest’anno attiverà “Ciceroni del design” e condurrà i visitatori lungo il percorso spiegando in dettaglio i progetti.

Cuore della 6^ edizione di Udine Design Week sono le Gallerie del Progetto dei Civici Musei di Udine in via Savorgnana. All’interno sono allestite due stanze: La stanza della sostenibilità e La stanza della tecnologia

Nella prima sarà attivato il gioco Riciclala, che insegna come va differenziata la plastica affinché si possa riciclare. Arredata con elementi in cartone ed esempi di oggetti, sarà gestita dagli studenti dei tre istituti partecipanti.

Ne La stanza della tecnologia l’Università di Udine, facoltà di Architettura, corso di Disegno, offrirà un’esperienza immersiva nella realtà virtuale. Da tempo al corso si studiano le applicazioni della realtà virtuale al progetto. Da tempo il Museo del Design del Friuli Venezia Giulia ha trasferito la propria attività di ricerca online, dotandosi anche di un padiglione virtuale, progettato dall’architetto Serena Midolini. Sarà possibile indossare un visore e muoversi liberamente all’interno del MuDeFRi per visitare la mostra allestita per l’occasione e sperimentare le potenzialità di un nuovo modo di fruire la cultura. L’arredamento è a cura di Spaziotre con un unico mobile polifunzionale da ufficio di nuova generazione.

In giardino ci sarà un’installazione dove, tramite codici QR, si potrà accedere alle illustrazioni dei mondi possibili immaginati dai giovanissimi graphic designer dell’Istituto Marinoni, sezione Grafica e Comunicazione. Che mondi sognano gli adolescenti? Sono mondi magici, mondi dove non ci si stanca mai, mondi perfetti, mondi immersi nella natura, mondi senza pensieri. All’insegna dell’evasione sembrano essere lo specchio di circostanze del tutto speciali come quelle che abbiamo vissuto negli ultimi tre anni.


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