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Villa Manin: Friuli Venezia Giulia. Viaggio nella terra dell'oro.

Si intitola “Friuli Venezia Giulia. Viaggio nella terra dell’oro” il progetto espositivo di immagini e documentari che sarà inaugurato martedì 31 maggio 2016 alle 17 a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Ud) in cui l’originale e inedito sguardo del photo-reporter e regista Luigi Vitale sui luoghi e sulle genti del Friuli Venezia Giulia verrà raccontato attraverso un percorso espositivo nelle 8 sale dell’Esedra di Levante di Villa Manin.

In mostra 35 immagini a colori di grande formato scelte fra le più significative presenti nei 3 volumi dedicati al Friuli Venezia Giulia. La mostra è promossa da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Azienda Speciale Villa Manin, Realizzato da *SOMSI* Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Cividale, Associazione Culturale Il Segno. Con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, Fondazione Fincantieri, PromoTurismo FVG. Con il sostegno di Autovie Venete Spa, Calligaris, Confartigianato Udine, Camera di Commercio di Gorizia, Unione Industriali di Pordenone.

L'artista ha cercato e posto al centro del suo lavoro, durato oltre 10 anni, la bellezza e l'unicità di paesaggi e persone. Ha indagato le origini, le tradizioni culturali, approfondendo in chiave di narrazione la produzione nei settori dell’industria, dell’agricoltura e dell’artigianato, oltre che dell’arte. La visione di imprenditore-artista ha dato vita a un progetto ricco di molteplici letture: testimonianza, memoria, valorizzazione e promozione di una terra dalla storia e dal presente unici. L’esposizione multimediale, curata da Moreno Gentili, studioso di comunicazione del territorio e cultura d'impresa, è un prezioso lavoro di documentazione fotografica e video su luoghi e mestieri e una viva e originale testimonianza di artisti che in catalogo sono ritratti nei testi di Margherita Reguitti.

Inoltre, in catalogo, gli itinerari di Chiara Aglialoro ed un testo di Mauro Pascolini geografo e docente all’Università di Udine. Dinamico e sorprendente il percorso espositivo che si sviluppa nelle 8 sale dell’Esedra di Levante di Villa Manin. Saranno esposte circa 35 immagini a colori di grande formato, di scatti scelti fra i più significativi presenti nei 3 volumi dedicati al Friuli Venezia Giulia. Fotografie maestose nella pienezza della composizione finalizzata a definire una storia, un volto, un gesto, un caduco raggio di sole o una particolare esposizione di luce. Allo stesso tempo cronaca in presa diretta del lavoro di artisti, imprenditori, maestranze e artigiani del territorio. “La realtà disegnata da un artista quale è Luigi Vitale che è al tempo stesso un imprenditore – scrive Moreno Gentili in catalogo - si rivela quando è matura al punto giusto, pronta per essere colta e assaporata fino in fondo senza fraintendimenti sperimentali, proprio come accade per chi lavora nella società civile di un territorio quale è il Friuli, luogo di confine generoso e aperto verso il mondo come pochi altri”. Spazia la ricerca e la riflessione di Luigi Vitale oltre i confini territoriali e culturali: “Essere Friulani” - prosegue Moreno Gentili - “produrre” in questa accezione che è pura diaspora di un modo di essere, vuole dire sentirsi innanzitutto a casa indipendentemente da dove si arrivi. È in terre come queste che le energie del crescere si innestano anche lungo lavorazioni industriali che Vitale descrive con meticolosità con le sue fotografie e documentari. Generi produttivi come Agricoltura, Alimentazione, Siderurgia, Navale, Meccanico e Artigianale, non hanno più segreti grazie a questo suo paziente lavoro che insegna, come prima cosa, la laboriosità costruttiva del genere umano”.

Il percorso espositivo fotografico è arricchito dalla proiezione di 5 documenti filmati, nei quali la maestria del regista è al servizio del temperamento e della sensibilità dei protagonisti. Si raccontano davanti alla telecamera di Luigi Vitale la fiber artist Attiliana Argentieri Zanetti, il pittore Giorgio Celiberti e Serse, lo scultore del vetro Toni Zuccheri e il maestro organaro Gustavo Zanin. Ogni documentario ha caratteristiche uniche, per quanto riguarda la regia, la sceneggiatura, spesso scritti girando, e la durata. Filo conduttore del lavoro di Luigi Vitale è stato infatti creare un rapporto diretto, quasi una conversazione intima, priva di interferenze o mediazioni esterne, fra protagonista e pubblico. Un itinerario emozionale di immagini e storie, in presa diretta dalla realtà della vita, approfondita e proposta in termini unici attraverso la sensibilità di un artista. 


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