Tasse

Nuova tassa del Comune, via all'imposta di soggiorno per i turisti

Si calcola che la città avrà a disposizione 650mila euro in più all'anno. Venanzi: "Un passaggio necessario per adeguare la nostra offerta alle grandi città mitteleuropee"

Udine avrà la tassa di soggiorno per "adeguare l'offerta cittadina alle grandi città mitteleuropee" ha detto il vice sindaco Venanzi. “La stagione estiva che si è conclusa a settembre – spiega lo stesso Venanzi – ci ha confermato ancora una volta quanto potenziale possa nascondere la città. Sin dal primo giorno del mandato al governo della nostra città, abbiamo dato il la a un ragionamento diverso rispetto al passato, che mettesse Udine al centro in uno schema di flussi turistici tanto a livello regionale quanto a livello internazionale, vista la sua posizione di assoluta centralità sulla cartina dell’Europa”. Potenzialità o meno il tema è il fatto che da altre parti sia prevista e a Udine no, come spiega l'assessore al Bilancio Gea Arcella. “Udine è ancora uno dei pochi capoluoghi di provincia a non prevedere una tariffa di soggiorno per i pernottamenti. Era necessario un adeguamento a quanto accade ormai in tutta Italia. Si tratta di un’imposta di scopo – continua l’assessore Arcella – che crea di fatto un’enorme opportunità di reinvestimento in ambito turistico e infrastrutturale, grazie a cui sarà possibile alzare lo standard della qualità dell’offerta udinese". 

I numeri

La giunta si fa forte delle presenze turistiche in città. Tra maggio e agosto sono arrivati 350 mila turisti (349.979 per l’esattezza), con un incremento del 12,7 per cento rispetto al 2022 e del 9 per cento rispetto all’anno boom del 2019. Contando anche la scorsa stagione invernale, da gennaio a settembre 2023, Udine ha accolto 613.819 persone, questa volta con incremento del 18,1 per cento sul 2022 e di uno stabile 9.6 per cento rispetto al 2019. “Le potenzialità della nostra città ci impongono di pensare in grande – spiega Venanzi –, con investimenti mirati al suo sviluppo".

Chi la pagherà e da quando

L'imposta sarà a carico dei turisti che intendono trascorrere più di un giorno a Udine. A partire dall’ottobre 2024 chi visiterà la città pagherà un massimo di 2 euro al giorno per pernottare nelle strutture ricettive. Per le casse del Comune, dal 2025 a seguire, si parla invece di 650 mila euro in più ogni anno da poter reinvestire nel comparto turistico (il 65 per cento) e in quello della mobilità e delle infrastrutture (il restante 35 per cento) legate al turismo. L’imposta riguarderà tutti i tipi di pernottamento, comprendendo tanto le strutture ricettive quanto le case vacanze o gli affitti brevi, e non interesserà chi starà a Udine per motivi di salute o di studio, i minori, le persone con disabilità, le forze di polizia e i volontari della Protezione Civile.


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