Politica

Macchinari diversi per risonanza a pagamento o con ticket, la risposta di Telesca non convince

La denuncia del consigliere regionale di Autonomia Responsabile, Giuseppe Sibau

Immagine d'esempio tratta dal sito www.risonanzamagneticaaperta.net

“Risonanze più accurate durante le visite a pagamento poiché vengono utilizzati macchinari diversi rispetto a quando ci si reca con il ticket”.

La denuncia arriva dal consigliere regionale di Autonomia Responsabile, Giuseppe Sibau, dopo che un paziente gli ha segnalato la propria disavventura: “Mi ha raccontato come, con una prima risonanza, effettuata presso un centro sanitario privato presente nella Zona Annonaria Udinese, non fosse emersa alcuna patologia, nonostante i dolori lamentati e nonostante lo specialista che cura l’uomo avesse rilevato, invece, un’infezione. Da lì la richiesta di chiarimenti dell’uomo al centro sanitario in questione, dal quale è giunta risposta che la macchina usata per la risonanza con il ticket non risultava la medesima degli esami a pagamento, più performante. Con quest’ultima, infatti, la diagnosi dello specialista è stata confermata. Alla mia interrogazione a risposta immediata sul tema, l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, ha dichiarato che spetta al medico indicare l’apparecchiatura da usare, se quella con campo magnetico 0.2 T o quella con 1,5 T. mentre, a rigor di logica, a mio avviso, toccherebbe all’operatore che le utilizza selezionare una delle due in base alle necessità. La risposta dell’assessore non mi ha, quindi, soddisfatto”, chiosa Sibau.  


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