Politica

Il tema "periferie" a Udine nei programmi elettorali dei quattro candidati sindaco

Ecco come viene trattato il tema "periferie" nei quattro programmi elettorali di Pietro Fontanini, Alberto Felice De Toni, Stefano Salmè, Ivano Marchiol depositati in Comune in vista delle elezioni del 2 e 3 aprile

Periferia udinese

In vista delle elezioni comunali del 2 e 3 aprile a Udine, vi proponiamo le proposte dei quattro candidati sindaco su alcune tematiche specifiche, rigorosamente in base a quanto dicono i loro programmi elettorali trascritti parola per parola così come sono stati depositati in Comune. Continuiamo, dopo gli articoli sulla sicurezzamobilitàrifiuti e cultura, cin il tema sulle periferie. L'ordine rispetta quello di estrazione previsto per la scheda elettorale: Pietro Fontanini, Alberto Felice De Toni, Stefano Salmè, Ivano Marchiol.  

Pietro Fontanini

Sostenuto dalle liste di Identità civica, Lega, Fontanini sindaco, Unione di centro, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Politiche per una città inclusiva, senza barriere e partecipata, dove i Cittadini possono sentirsi protagonisti e lavorare per il bene comune. Politiche per la sicurezza urbana per il conseguimento di una ordinata e civile convivenza tra i cittadini favorendo azioni per migliorare la vivibilità dei Quartieri e per contrastare l'illegalità.
Rapporti tra cittadini e amministrazione
Il rapporto tra Cittadino e Amministrazione, che miriamo sempre più a consolidare, prevede che i cittadini siano il centro dell'azione amministrativa, soggetti attivi e quindi di impulso per l'Amministrazione. In questa ottica, riteniamo utile l'istituzione di una “Consulta permanente” delle Associazioni di categoria, culturali, sportive, di volontariato e dei Comitati di quartiere e dei festeggiamenti". Questo organismo di carattere elettivo avrà il compito di proporre iniziative e partecipare alle scelte politico-amministrative sui temi di competenza. Il Comune dovrà essere sempre di più percepito dalla Cittadinanza come la “Casa dei Cittadini”, con pareti di cristallo affinché chiunque possa guardarvi dentro e aumentare la propria fiducia nelI'Amministrazione comunale; il rafforzamento della figura del Difensore Civico diventerà un tassello indispensabile per il raggiungimento di questo obiettivo. Potenzieremo il servizio di supporto ai Cittadini nell’adempimento delle pratiche amministrative. Verranno valutate a tale scopo anche eventuali collaborazioni con soggetti esterni. Attueremo, ove possibile, forme di partenariato sociale tra Amministrazione e Cittadino.
Consigli di quartiere e servizi di prossimità
Siamo riusciti ad attivare un modello partecipativo che ha posto in primo piano “l'Ascolto ed il dialogo con i Cittadini”. Un ascolto e una condivisione attraverso organismi decentrati che, in assenza di costi aggiuntivi, volontariamente si mettono a disposizione dei Cittadini stessi per segnalare al Sindaco le esigenze dei Quartieri della Città. Nel 2019 abbiamo infatti istituito i Consigli di Quartiere, che hanno evidenziato alcune problematicità, legate innanzitutto alla non sempre costante partecipazione dei rappresentanti nominati. Tuttavia, la loro presenza volontaria sul territorio è fondamentale per conoscere le necessità di tutti i cittadini, specialmente di quelli che vivono nelle aree più decentrate. Intendiamo continuare con questo istituto, che fa parte dell'attività amministrativa.

In questa ottica nel 2021 abbiamo aperto uno sportello di emissione delle carte di identità in via Cividale, presso la sede della ex circoscrizione. Più recentemente in alcuni Quartieri abbiamo istituito il servizio dell'infermiere di quartiere, in collaborazione con la Croce Rossa, e stiamo mettendo a disposizione anche la figura dell'ostetrica, in collaborazione con l'Ordine delle Ostetriche della Provincia di Udine. Riteniamo che portare i servizi sempre più vicini ai Cittadini sia un esempio di Amministrazione sensibile, specialmente nei confronti delle categorie più svantaggiate.

Alberto Felice De Toni

Sostenuto dalle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, Azione Italia Viva Renew Europe, De Toni sindaco e Pd.

La città dei quartieri e del benessere diffuso Udine è una città policentrica, composta da un centro storico, 7 quartieri amministrativi, borghi e frazioni, dove – anche da molte generazioni – vive circa l’80% della popolazione.
Vivere la città, da una parte, significa riconoscersi nella storia comune, dall’altra, attuare un processo di rigenerazione urbana e sociale che ne elevi la qualità. È necessario, perciò, ridurre le disuguaglianze
• dove, nell’arco degli anni, la crescita spesso disordinata delle aree periferiche non è stata accompagnata dalla realizzazione di servizi pubblici e privati in grado di dare una risposta adeguata ai bisogni delle persone
• dove i piani regolatori non hanno funzionato, dove il rapporto tra servizi e persone si è rotto o non è mai esistito, in cui gli spazi dedicati alla socialità sono stati spesso riempiti nel tempo da emarginazione e abbandono.
Si tratta così di ricostruire un senso di appartenenza che – a partire da percorsi di conoscenza storico-culturale per la memoria dei territori come i progetti di “audio walk” già realizzati in alcuni quartieri della città (Borgo Stazione, Quartiere Aurora, Sant’Osvaldo, Baldasserie) – si radichi nel sentirsi bene dove si vive e si è vissuti.
La città dei 15 minuti
L’obiettivo centrale da perseguire è la costituzione di una “città dei 15 minuti” in cui tutti i servizi, pubblici o privati che siano, possono essere raggiunti a piedi in questo arco di tempo. In diversi casi spostarsi con i mezzi pubblici da Pordenone a Udine è più rapido che non spostarsi tra due quartieri di Udine con l’autobus. La rete del trasporto pubblico udinese è baricentrica sulla stazione, da cinquant’anni. Una concezione ormai obsoleta, sia perché ormai le necessità di spostamento tra quartieri sono preponderanti rispetto al movimento da/per la stazione, sia perché le densità di popolazione delle varie zone della città sono completamente diverse da quelle di mezzo secolo fa. La rete di collegamenti e la frequenza dei servizi non possono prescindere da un’attenta analisi delle densità di popolazione e dei flussi. Contestualmente a collegamenti efficaci, vanno create zone vivibili basate sull’urbanizzazione tattica, provvedimenti semplici ed a basso costo aventi alto impatto sulla circolazione e sulla messa in sicurezza di pedoni e ciclisti. Questi gli interventi a cui pensiamo:
• Creare una piazza per quanto possibile pedonale e priva di barriere architettoniche
• Definire un percorso che dalla piazza si colleghi – preferenzialmente tramite un asse viabile lento: pedonale – ciclabile (zona 30 Km/h) agli elementi aggregativi del quartiere stesso (negozi, edicole, aree verdi e sportive, luoghi
di ritrovo).
• Istituzione degli “ambulatori di quartiere” in presenza continuata giornaliera per l’intera settimana con l’erogazione di servizi infermieristici, sportelli di ascolto e supporto psicologico
• Servizio anagrafe
• Biblioteca con spazi di aula studio oltre che di consultazione
• Asili nido e scuole per l’infanzia
• Uniformare alcuni segni distintivi: il colore delle strade, la segnaletica, le indicazioni di luoghi caratteristici
• Curare il collegamento in rete sia con i quartieri contigui che verso il centro storico sfruttando e creando una linearità di percorsi ciclabili/pedonali se esistono già o crearne di nuovi, armonizzando il Biciplan.
• Stabilire una priorità dei percorsi che veda il traffico privato in second’ordine rispetto alle altre modalità, sul modello di Pontevedra (Spagna).
• Favorire l’attraversamento della città o lo spostamento tra quartieri non contigui attraverso mezzi pubblici e percorsi ciclabili.
Udine Città della partecipazione
Abrogate le Circoscrizioni, non deve essere cancellata la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte riguardanti il loro territorio quale via per lo sviluppo della vita democratica. Il Quartiere, il Borgo, la Frazione, quali articolazioni del Comune, possono costituire strumento di comunicazione e partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla vita della città e punti di riferimento per attuare concretamente il principio di sussidiarietà e la più efficace sinergia tra Istituzioni e società civile.
Azioni
• Coinvolgimento attivo dei cittadini con spazi autogestiti e/o associazioni che gestiscano e organizzino attività ricreative, sportive, culturali, dibattiti, mostre di piccoli lavori artigianali.
• Istituzione dell’Assessorato alla partecipazione e di un Ufficio partecipazione per promuovere e coordinare i progetti dell’attività amministrativa.
• Istituzione degli “Animatori di quartiere”, quali facilitatori delle relazioni sociali e dell’ascolto all’interno delle comunità locali.
• Creazione dei “Laboratori permanenti”, quali luoghi di coinvolgimento e di confronto sui temi più rilevanti per la vita della città e per il suo futuro.
• Costituire in ogni quartiere, o per raggruppamenti, gli “Sportelli di quartiere” in cui unificare i servizi di ascolto, supporto, e informazione ai cittadini, con la presenza di assistenti sociali.
• Realizzazione della Casa delle associazioni con orario concordabile in base alle esigenze, dotandola di aule studio, per riunioni e assemblee e di spazi ricreativi.
• Istituire il Bilancio partecipativo, quale strumento offerto alle cittadine e ai cittadini per definire progetti ai quali l’Amministrazione Comunale si impegna a dare realizzazione nei limiti di spesa stabiliti anno per anno.an Stiwar Pressacco,

Stefano Salme

Sostenuto dalla civica Liberi elettori - Io amo Udine.

Periferia non è soltanto la zona marginale di un agglomerato urbano, ma rappresenta una problematica fondamentale da affrontare per il buon governo di ogni città. In realtà la periferia non è unicamente il primo sviluppo urbano rispetto al contesto agricolo, non è solo prossimità ad insediamenti industriali, ma diventa spesso disordine urbanistico ed assenza di luoghi di aggregazione. La periferia significa, anche nella città di Udine, comunità di cittadini i cui problemi tendono ad essere sottovalutati, comunità spesso trascurate, per lo più carenti di servizi e di considerazione da parte della Amministrazione Pubblica. Ecco perché il concetto di attenzione alle periferie e della loro valorizzazione nel contesto cittadino anche a Udine deve rappresentare uno dei fiori all'occhiello di una proposta di governo della città, che abbia l'obbiettivo di cambiare le relazioni tra i luoghi e le persone. Significa incidere sulle condizioni ambientali periferiche con condivisione da parte dei cittadini, che devono essere coinvolti sulle scelte inerenti i singoli territori. Valorizzare le periferie significa che il cuore della città è nella periferia e nei suoi abitanti, con la necessità di rivalutazione di servizi ed infrastrutture e dell'intero tessuto periferico urbano, con l'obbiettivo di rigenerare luoghi e comunità che oggi si trovano spesso ai margini. In tré parole dovranno essere garantiti: servizi, sicurezza e partecipazione, per non disperdere luoghi, comunità e saperi che rappresentano una parte fondamentale della città di Udine.

Ivano Marchiol

Sostenuto da Udine città futura, Movimento 5 stelle e Spazio Udine.

Abbiamo lavorato a 65 proposte progettuali dedicate ad ogni singolo quartiere, integrate da 25 politiche pubbliche di miglioramento dei servizi. Tutte le proposte sono nate dall’analisi dei bisogni, sono visibili su www.spazioudine.it e sono aperte ai contributi provenienti dalla cittadinanza. Questo lavoro, durato 5 anni, è la base su cui sviluppare un confronto reale con i cittadini e le cittadine per rendere Udine a loro misura, nella crescita comune della conoscenza dei valori identitari della città. Ci siamo impegnati nel dialogo e nell’elaborazione di queste proposte di intervento puntuali, anticipazioni concrete ed esemplificatrici dei temi che vogliamo sviluppare e dei risultati di qualità che vogliamo conseguire. Il nostro intento è onorare il mandato nella massima trasparenza, nella ricerca e nel mantenimento costante di un rapporto diretto con la cittadinanza e con i suoi bisogni. Anche per questo ci impegniamo a rispettare i tempi di risposta sia nei luoghi istituzionali (Consiglio Comunale) che nel rapporto con i cittadini. Gli interventi che immaginiamo si inquadrano organicamente in una visione del futuro della città, basata sulla conoscenza del suo passato e del suo presente, che sul piano politico punta all’esercizio effettivo e vantaggioso del ruolo di capoluogo per tutto il territorio, portando a compimento le ragioni che ne hanno motivato l’origine nel XIII secolo. Immaginare la città del domani implica una riflessione seria sul passato e sul presente dei nostri centri abitati.
Il modo migliore per intendere la nostra città è superare l’inutile contrapposizione tra centro e periferia e valorizzare una città dei quartieri intesi come luoghi di vita che devono recuperare la dimensione di centri
consentendo gli spostamenti in sicurezza con ogni mezzo. Un elemento essenziale alla base di ogni scelta, inoltre, deve essere quello della sicurezza stradale e il raggiungimento dell’obiettivo Vision Zero = Zero vittime
sulle strade. Per questo ci proponiamo:
- città 30: progressivo aumento delle strade a limite di 30 km orari fino all’estensione a tutte le vie, eccetto le vie ad alto scorrimento. Questo limite è strettamente collegato alla riconfigurazione delle strade, recuperando nuovo spazio per ciclabili e verde pubblico con lo scopo di una maggiore sicurezza stradale, di riduzione dello smog e dell’inquinamento acustico;
- interventi puntuali di recupero e riprogettazione del verde esistente e progettazione di nuove aree verdi, in una consapevole cultura dell’arte dei parchi e dei giardini urbani, integrati con piani di pedonalizzazione in ogni quartiere, condivisi con la comunità per valorizzare il naturale e originale policentrismo di Udine;
- sviluppo di una rete ciclabile reale, sicura, su strada e non in promiscuità con i pedoni, tale da consentire spostamenti rapidi, comodi e convenienti;
- revisione del Trasposto Pubblico Locale, con attenzione alle condizioni di sicurezza e lavoro degli autisti e alla comoda fruibilità del servizio per i cittadini: rivedere le tratte, i tempi, le modalità di accesso e i mezzi che devono essere a impatto zero e prevedendo una tratta gratuita casa-scuola e/o casa-lavoro;
- potenziamento dell’applicazione dedicata e incentivo all’uso;
- avvio di uno studio integrato per le esigenze legate al raggiungimento dei luoghi scolastici;
- sviluppo di un piano della logistica puntuale rispetto al carico/scarico e consegna a domicilio integrando il Piano Urbanistico della Mobilità Sostenibile
- istituire in almeno quattro punti della città degli Sportelli di prossimità dedicati a tutti i cittadini e le cittadine al fine per offrire in maniera decentrata orientamento e informazioni su: rilascio e rinnovo documenti, formazione, agevolazioni e bonus, assistenza digitale;


Si parla di