Politica

Il tema dei rifiuti a Udine nei programmi elettorali dei quattro candidati sindaco

Ecco come viene trattato il tema "Rifiuti" nei quattro programmi elettorali di Pietro Fontanini, Alberto Felice De Toni, Stefano Salmè, Ivano Marchiol depositati in Comune in vista delle elezioni del 2 e 3 aprile

Rifiuti abbandonati in piazzale XXVI Luglio a Udine

In vista delle elezioni comunali del 2 e 3 aprile a Udine, vi proponiamo le proposte dei quattro candidati sindaco su alcune tematiche specifiche, rigorosamente in base a quanto dicono i loro programmi elettorali trascritti parola per parola così come sono stati depositati in Comune. Continuiamo, dopo la puntata sulla sicurezza e quello della mobilità con quello sui rifiuti. L'ordine rispetta quello di estrazione previsto per la scheda elettorale: Pietro Fontanini, Alberto Felice De Toni, Stefano Salmè, Ivano Marchiol.

Pietro Fontanini

Sostenuto dalle liste di Identità civica, Lega, Fontanini sindaco, Unione di centro, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Un altro progetto strategico ed ecosostenibile è rimpianto Biodigestore. Tra alcuni mesi, infatti, entrerà in funzione il Biodigestore che sarà gestito per 25 anni dalla società BioNet. Questo impianto alimentato dal materiale organico e dai rifiuti verdi produrrà biometano destinato ad alimentare i mezzi per la raccolta dei rifiuti e sarà a disposizione anche dei privati cittadini che possiedono autoveicoli a metano. 
Rifiuti urbani, differenziazione e riciclo
Dopo aver avviato la raccolta differenziata spinta. Casa per Casa, che ci ha permesso di ottenere un riciclo dei rifiuti pari al 75%, ci prepariamo a inaugurare presso via Gonars il grande nuovo Impianto di Digestione Anaerobica di NET Spa che ci permetterà di chiudere in maniera ottimale il ciclo dei rifiuti organici con la produzione di biometano. Questo gas verrà utilizzato per alimentare i veicoli che effettuano per NET la raccolta dei rifiuti, un'altra parte invece sarà utilizzata per la produzione di energia elettrica. Esso "mangerà" 35.000 tonnellate di frazione organica, 19.000 di frazione organica putrescibile e 12.500 tonnellate di rifiuto verde all'anno. Il risultato di una buona raccolta differenziata spinta diventerà quindi, grazie all'impegno dei Cittadini, carburante ecosostenibile a Km zero!
Nuove eco piazzole
Per quanto riguarda la raccolta stiamo programmando la realizzazione di ecopiazzale con il posizionamento di bidoni selettivi usabili solo dai residenti dei condomini situati nelle vicinanze delle eco-piazzole stesse. Nel centro storico posizioneremo alcuni contenitori a scomparsa al servizio dei rifiuti prodotti dalle attività economiche. 
Verso la Tariffa Puntuale
In collaborazione con il gestore Net Spa verrà valutato il passaggio alla tariffa puntuale. La tariffa puntuale è riconosciuta dall'Unione europea (Direttiva 851/208, Allegato IV bis, punto 2) come strumento economico per sostenere le raccolte differenziate e la riduzione del rifiuto urbano residuo. E un sistema di calcolo della tariffa rifiuti (TARI) legato alla reale produzione di rifiuti, essa non si basa solo sul metodo presuntivo e sul criterio dei metri quadrati dell'immobile, ma anche su quanti rifiuti sono prodotti e differenziati. Il modello tariffario basato sulla misurazione puntuale dei rifiuti mira a rafforzare i principi comunitari del "chi inquina paga" e del "paghi quanto butti". Esso affonda il suo senso più intimo nella corrispettività, ovvero nel desiderio di commisurare il prelievo economico alla quantità effettiva di rifiuti prodotti e ai servizi prestati da ciascuna utenza. Una modalità pensata per garantire maggiore "equità" e rendere i cittadini più consapevoli del proprio ruolo e delle ricadute dei propri comportamenti. La tariffazione puntuale, infatti, rende evidente la produzione di rifiuti assegnandole un costo: la maggiore consapevolezza diviene leva per la modifica dei comportamenti individuali verso una più attenta gestione dei rifiuti e, in ultima analisi, delle risorse naturali. [...] Per rendere la Tariffa puntuale uno strumento efficace e diffuso è fondamentale disegnare una pluralità di incentivi, di natura economica e non, ciascuno in grado di veicolare un segnale coerente con il comportamento sperato [...] facendo ricorso agli strumenti dell'economia comportamentale, ovvero ai nudge o alla spinta gentile: costruire un nuovo contesto per la raccolta dei rifiuti che sfrutti "l’umanità" dei cittadini affinché la ricerca della sostenibilità divenga un agire automatico. [...] è necessario implementare un approccio organico alla gestione dei rifiuti, orientate alla "gerarchia dei rifiuti", ossia che miri alla riduzione e al riuso come pilastri culturali su cui innestare i comportamenti, individuali e collettivi, (position paper n. 208, Laboratorio REF Ricerche - aprile 2022 - "Tariffazione puntuale 2.0: più equa, trasparente e corrispettiva).

Alberto Felice De Toni

Sostenuto dalle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, Azione Italia Viva Renew Europe, De Toni sindaco e Pd.

Udine deve guardare alla gestione dei rifiuti in un’ottica di sostenibilità ambientale e contenimento dei costi, risolvendo le numerose criticità emerse dal sistema “porta a porta” attuato dall’attuale Giunta e rimaste del tutto irrisolte:
• i negativi risultati raggiunti sono un indice chiaro del fallimento sul piano ambientale ed economico;
• la pulizia della città è peggiorata.
É necessario un netto cambio di marcia con un chiaro presidio politico ed ascolto dei cittadini mancato con l’attuale Giunta. Occorre, quindi, sviluppare una strategia che sappia coordinare le quattro regole fondamentali, le cosiddette 4 R: riduzione, riuso, riciclo, recupero di energia. Non esiste un sistema ideale di raccolta di rifiuti: per questo per la raccolta ci deve essere flessibilità e un adattamento alle situazioni, lettura dei dati e interventi tempestivi per attuare correttivi.
Azioni
• Applicare modello di raccolta integrato che recepisca più tipologie:
• porta a porta (per abitazioni singole e piccoli condomini);
• isole ecologiche condominiali (per i condomini che hanno spazi comuni capienti);
• cassonetti intelligenti di prossimità per i condomini che non hanno spazi comuni;
• maggiore attenzione allo spazzamento anche nelle strade periferiche.
• Avere come obiettivo l’introduzione del sistema tariffario cd a corrispettivo (pago per quello che conferisco [art. 1, comma 668, della legge n. 147 del 2013];
• I due concetti chiave devono essere controllo e cura: è necessario avere cura della città, ascoltare i cittadini ed intervenire tempestivamente ma anche tenere sotto controllo i dati e verificare costantemente la qualità del
conferito per garantire qualità nei materiali raccolti e garantire un equilibrio economico.
• Istituire, in ambito Net, la figura dello “Spazzino di quartiere” con compiti di segnalazione dei problemi emergenti (rifiuti ingombranti abbandonati, verifica del funzionamento dei cassonetti, “pendolarismo” dei rifiuti…), ma
soprattutto che sappia interloquire con i cittadini, dare consigli, far intervenire la struttura con rapidità nei luoghi in crisi, ma anche controllare il conferimento e giungere nei casi necessari a sanzionare comportamenti non corretti.
• Va riprogettata la struttura societaria della partecipata Net puntando ad un gestore unico pubblico in sinergia e compartecipazione con gli altri operatori pubblici soprattutto con quelli presenti a livello provinciale affinché la Net
diventi l’attore di riferimento per l’attuazione degli obiettivi del PRGRU (piano dei rifiuti regionale) a partire dalla dotazione di impianti
• “Meno rifiuti più città”. Non basta riciclare i rifiuti, non basta differenziare la raccolta. Si può fare di più, si deve fare di più. La vera sfida a livello mondiale per il futuro è quella di produrre meno rifiuti. Il dato attuale di produzione di rifiuti per Udine non è migliorato rispetto a dieci anni fa (2012) ed è molto peggiore rispetto a città virtuose come Trento, Belluno, Treviso: una riduzione del 10% porterebbe ad un risparmio di oltre 5.000 tonnellate annue. Si tratta allora di firmare un patto – sottoscritto dal Sindaco con scuole, associazioni, imprese, negozi, parrocchie, singole famiglie – dove le parti s’impegnano a sensibilizzare, da una parte e adottare dall’altra, tutte le pratiche volte al raggiungimento di una significativa riduzione della produzione di rifiuti. Verranno posti degli obiettivi, monitorati negli anni di mandato e resi pubblici. L’iniziativa verrà sviluppata in concorso tra le scuole cittadine che proporranno lo slogan e il logo.

Stefano Salmè

Sostenuto dalla civica Liberi elettori - Io amo Udine.

I dieci anni di amministrazione Honsell sono stati caratterizzati da un sistema di raccolta differenziata basato sui cassonetti stradali. Questa metodologia ha consentito alla città di godere di tariffe per i cittadini tra le più basse
d'Italia. L'esigenza di una maggiore "purezza" dei rifiuti raccolti, ha indotto l'amministrazione Fontanini a orientarsi verso il sistema denominato del "porta a porta" (o casa per casa). Questa tipologia di raccolta ha l'innegabile vantaggio di migliorare la qualità del rifiuto raccolto per determinate tipologie, ma si porta con sé un inevitabile strascico di oneri per il cittadino e un aumento notevole dei costi, che si riverberano direttamente nelle bollette dei cittadini. Un nuovo sistema di raccolta di rifiuti dovrebbe contemperare la necessità vitale di alleggerire l'imposta a carico dei cittadini e quella di tutelare t'esigenza di una migliore qualità del rifiuto raccolto, anche in considerazione dell'investimento fatto dalla Net con il futuro "digestore anaerobico" di via Gonars. A fianco della riduzione delle tariffe va considerata anche la necessità di ridurre gli oneri di tempo per famiglie e imprese. Considerato tutto questo, la nostra coalizione civica proporrà alla cittadinanza di evolvere verso un sistema di raccolta rifiuti di tipo "misto". Il sistema del "porta a porta" verrà mantenuto per la raccolta del secco e del l'organico, mentre verrà ripristinato il sistema dei cassonetti stradali per la raccolta di carta, vetro, plastica e verde, (con il termine "verde" ci si riferisce al materiale proveniente da sfalci e potature, da non confondere con l'organico, ossia tutti i rifiuti biodegradabili provenienti da cucine e mense). Le soluzioni offerte da un sistema di tipo "misto", non solo consentono di ridurre i costi a carico del cittadino, ma sono un modo concreto di sostenere le piccole imprese commerciali. Ma la riduzione del "casa per casa" si porterà con sé anche un miglioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori: la raccolta porta a porta avviene infatti attraverso l'impiego di manodopera che è costretta a fare un lavoro umanamente degradante e fisicamente molto gravoso, dovendo essere a stretto contatto con immondizia maleodorante posta nei cassonetti, che vengono poi sollevati a mano per centinaia di volte al giorno rovesciandoti in camion con soglie di carico ben oltre l'altezza d'uomo. Il contenimento della raccolta "porta a porta" mitigherà anche il problema dell'abbandono dei rifiuti, cresciuto a dismisura proprio con il nuovo sistema e migliorerà il decoro urbano rovinato dall'invasione di bidoncini e sacchi d'immondizia a ogni ora del giorno e della notte.

Ivano Marchiol

Sostenuto da Udine città futura, Movimento 5 stelle e Spazio Udine.

Lo spazio urbano, negli ultimi cinque anni, è stato ulteriormente deturpato dalla presenza disordinata di cassonetti di plastica. Un sistema che, oltre ad aver rovinato lo spazio, ha costretto molte persone con difficoltà motorie o carenza di spazi in casa ad una gestione particolarmente gravosa dei rifiuti domestici. Per questi motivi, nel nostro programma ci proponiamo di
- costituire un Tavolo di Permanente tra Comune di Udine, Net, Università degli Studi di Udine per un vero e proprio Piano Regolatore rispetto alla gestione rifiuti urbani in termini di sostenibilità, differenziazione e lotta agli sprechi;
- posizionare cestini per la raccolta differenziata in tutta la città;
- raccolta casa per casa mensile anche dell’olio esausto (estremamente inquinante);
- istituzione ECOBONUS premiante per singoli e famiglie che producono meno rifiuti e differenziano al meglio;
- progetto CITTÀ PLASTIC FREE (dalle scuole, agli uffici pubblici senza uso della plastica);
- migliorare la fruibilità delle piattaforme ecologiche esistenti in modalità di accesso e orari, per evitare la costruzione di nuove;


Si parla di