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In Vespa con la bandiera del Friuli per un mese e 12 nazioni

Denis Ciani e Edi Fadelli hanno attraversato 12 nazioni e percorso oltre 6mila chilometri in Vespa arrivando anche in Ucraina

I due vespisti friulani in Ucraina

Sono tornati in Friuli i “Cavalieri in Vespa”, Denis Ciani ed Edi Fadelli, dopo un viaggio durato un mese, percorrendo più di 6 mila chilometri in sella alle loro Vespa Px 200 e attraversando 12 nazioni diverse. Dopo aver raggiunto Capo Nord, le isole Canarie e l’Islanda, i due vespisti friulani, portacolori dei Vespa Club Gemona e Aviano, entrando in Ucraina sono riusciti a completare la loro impresa, e cioè toccare i quattro punti cardinali d’Europa viaggiando sulle due ruote. Al loro rientro, ad accoglierli a Villa De Brandis, a San Giovanni al Natisone, c’erano i rappresentanti di dodici Vespa Club oltre ad amici e parenti. Una festa arricchita dallo spettacolo dei Trigeminus. «Si è chiusa la nostra avventura dei quattro punti cardinali - hanno affermato Ciani e Fadelli - il prossimo anno vedremo se inventarci altro. Gli anni passano anche per noi». Tra i momenti più emozionanti del viaggio, l’ingresso in Ucraina e gli incontri con il vicesindaco di Leopoli Andriy Moskalenko, grazie al lavoro del console onorario, Gianluca Sardelli, e con don Moreno Cattelan, impegnato nella gestione dei profughi in un monastero della città ucraina.

Il rientro

«Siamo stati gli unici vespisti a essere accolti in municipio - ricorda Ciani - fortunatamente la guerra non l’abbiamo vista, ma abbiamo visto una popolazione fiera e determinata». Tra le difficoltà più grandi incontrate dai due piloti friulani, il passaggio delle frontiere: «Per fortuna eravamo sulle due ruote, altrimenti a ogni passaggio da una Paese all’altro avremmo perso ore». E dopo un mese di avventura, di incontri, di scoperte, c’è stato il ritorno a casa: «È stato il momento più bello del viaggio. Eravamo davvero stanchi questa volta. Il gran caldo ci ha fiaccati», assicura Ciani. 


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