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Nasce in Friuli il primo concorso che premia gli scritti dell'intelligenza artificiale

Vincenzo Della Mea: "Il Premio intitolato a Caterina Percoto lancia coraggiosamente un esperimento che potrà aiutarci a vedere con più evidenza cosa può produrre la collaborazione tra sistemi di intelligenza artificiale ed autrici ed autori umani”

Foto da banca immagini

Una categoria dedicata ai racconti realizzati con l'Intelligenza Artificiale. È questa la novità per la decima edizione del premio letterario nazionale Caterina Percoto, promosso dal Comune di Manzano, località dove l’intellettuale, traduttrice, imprenditrice e pedagogista aveva le sue radici. La Giuria presieduta dalla giornalista e scrittrice Elisabetta Pozzetto ha pensato a una categoria aggiuntiva rispetto alle consuete adulti e ragazzi "che sarebbe piaciuta a uno spirito sempre aperto alle innovazioni quale era Caterina Percoto, non solo scrittrice ma anche imprenditrice agricola sempre curiosa alla sperimentazione e alla ricerca" Si tratta della categoria “I.A.”, transgenerazionale e aperta a chi dichiaratamente utilizzerà l’intelligenza artificiale come strumento per raggiungere il migliore risultato letterario. Il bando per partecipare al concorso, per tutte le categorie, è aperto fino al 30 giugno e la premiazione avverrà il 24 novembre 2024.

Racconti realizzati con l'AI

“I sistemi di cosiddetta Intelligenza Artificiale sono entrati nella nostra vita in vari modi: uno è quello della produzione di contenuti testuali o grafici e fare finta che non esistano e soprattutto che non vengano usati è mettere la testa sotto la sabbia. Il Premio intitolato a Caterina Percoto lancia coraggiosamente un esperimento che potrà aiutarci a vedere con più evidenza cosa può produrre la collaborazione tra sistemi di intelligenza artificiale e autrici e autori umani”. Sono le parole di Vincenzo Della Mea, docente di Informatica dell’Università degli studi di Udine e autore di Clone 2.0 nella Collana Gialla di Pordenonelegge-Samuele Editore (2023) e da poco membro “aggiunto” della Giuria del premio Percoto. Della Mea sottolinea: "Oggi in Italia non sono noti altri concorsi che dichiaratamente ammettano l’uso di A.I. (alcuni, al caso, la escludono). Forse per evitare ciò che a inizio 2024 è successo in Giappone, dove l’autrice Rie Kudan ha vinto il premio Akutagawa, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi del Paese, per la migliore opera di narrativa di uno scrittore esordiente e ha rivelato dopo aver ritirato il premio che a darle una mano nella stesura di The Tokyo Tower of Sympathy, definito dalla critica praticamente impeccabile, era stato Chat Gpt".

“Parlo di collaborazione – spiega Della Mea - perché si tratta prima di tutto di strumenti, strumenti tecnologici che anche chi scrive potrebbe usare per agevolare il lavoro di scrittura. Come ricorda il filosofo Damiano Cantone in un suo recente articolo, non è il caso di pensare alla tecnologia come qualcosa di alieno. Il linguaggio stesso è una tecnologia di comunicazione socialmente costruita, comparsa circa 80000 anni fa; e lo è anche la scrittura, che Platone criticava perché indebolisce la memoria. Poi è arrivata la stampa, ed è stata criticata anche quella".

L'ispirazione

Il passo de I Gamberi, novella uscita su “La Donna e la Famiglia” nel 1863, allude all’“ingegno umano” e sarà il tema che darà il via all’ispirazione dei concorrenti che potranno partecipare inviando i racconti in lingua italiana o friulana: anche questo un omaggio alla grande letterata che nella sua lingua madre scrisse alcune delle più mirabili opere. 

Le dichiarazioni

“Il Premio negli anni si è rinnovato sempre, da concorso di opere edite che ha confermato il successo di grandi autori della letteratura e della poesia con origini in Friuli come Elio Bartolini, Paolo Maurensig e Pierluigi Cappello, è diventato – spiega la presidente Pozzetto - officina di sperimentazione sulla scrittura nella forma di racconto breve per stimolare la rilettura di Percoto: oggi da ‘pioniere’ il premio esplora i confini tra la creazione umana e artificiale nel campo della produzione letteraria". La giuria, si è ampliata con la presenza di Valentina Gasparet, co-curatrice di Pordenonelegge. Gli altri membri sono, oltre a Elisabetta Pozzetto, presidente, e Vincenzo Della Mea, William Cisilino, Elisabetta Feruglio e l’assessora alla Cultura del Comune di Manzano Silvia Parmiani. L'assessora ha dichiarato: “Il Comune di Manzano crede nel valore del Premio che è cresciuto negli anni aprendosi a importanti collaborazioni come quella con il festival vicino/lontano, con l’Università di Trieste, che ha portato a un convegno internazionale in cui è stato fatto il punto sulla ricerca su questa grande scrittrice e sul volume Rileggere oggi Caterina Percoto. Questa decima edizione rappresenta un traguardo, che mi piace dedicare a chi tanti anni lo fece nascere, Walter Peruzzi, ma anche un nuovo punto di partenza. Credo che il tema da cui i partecipanti di quest’anno potranno trarre libera ispirazione per l’elaborazione dei racconti, tratto dalla novella I gamberi sia proprio adatto per novità di questa categoria”.


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