Ancora una volta si discrimina una parte del personale scolastico. Parliamo del personale educativo che opera nei convitti ed educandati statali e nei convitti annessi Nessun chiarimento governativo per queste istituzioni educative e, come spesso accade, tutto è lasciato all'interpretazione arbitraria dei dirigenti scolastici. Con quest'ultimi che in alcuni casi continuano a fare rientrare nelle suddette strutture i nostri ragazzi e/o addirittura personale esterno, mettendo a repentaglio la salute stessa dei soggetti coinvolti. Sarebbe opportuno stabilire un piano di chiusura e non far rientrare i ragazzi. Inoltre, nei casi in cui non si riesca a mandare a casa i ragazzi e/o non vi fosse la volontà di farlo, per garantire i servizi minimi, dovrebbe essere in servizio il personale residente nelle zone più vicine alla struttura e non il personale pendolare. Il tutto, applicando le disposizioni idonee alla salvaguardia dei ragazzi e del personale stesso, ossia meno personale possibile e meno spostamenti di persone. Ci si chiede e si chiede, nell'eventualità che qualche ragazzo o educatore dovesse venire contagiato a seguito di tali scelte, chi sarà il responsabile? Noi siamo pronti a difendere i diritti sanciti dalla Costituzione, sia per i colleghi che per gli studenti. Per questo motivo, invitiamo tutto il personale in oggetto a segnalarci qualsiasi decisione impropria e/o illegittima all’indirizzo email educatori@anief.net.